00 18/12/2010 20:36
L'Inter schianta il Mazembe: è sul tetto del mondo
I nerazzurri s'impongono per 3-0 in un match quasi senza storia. Reti di Pandev, Eto'o e Biabiany
L'Inter schianta il Mazembe per 3-0 e dopo 45 anni riconquista lo scettro di Campione del Mondo per club. Una vittoria netta, su avversari tecnicamente inferiori. Ma non per questo meno bella: i nerazzurri chiudono un superbo 2010 da cinque trofei (per il jackpot è mancata solo la Supercoppa Europea). Il successo di Benitez, che ha ripreso in mano una squadra che gli era sfuggita in campionato. Dei giocatori tutti, con Eto'o di nuovo decisivo. E soprattutto di Moratti, che ripercorre le orme di papà Angelo anche fuori dall'Europa.

La cronaca del match si colora di nerazzurro sin dall'inizio. Primi minuti di studio e al 13' il vantaggio: pallone filtrante di Eto'o per Pandev, Mihayo cicca e il macedone può infilare con il mancino. I congolesi, che avevano cercato l'aiuto delle divinità nelle preghiere pre-partita, sono combattivi ma hanno vuoti tattici quasi imbarazzanti. Zanetti serve Eto'o, e il marcatore principe (19 gol in stagione) infila all'angolino con un destro millimetrico. E se l'altro Principe - Milito - avesse finalizzato almeno una delle due colossali occasioni da rete, il match si sarebbe chiuso nei primi 45'.

Non che accada qualcosa che faccia pensare ad un incredibile ribaltone. Ma nella ripresa Kabangu e Kaluyikuta chiamano i compagni alla riscossa: il primo con decine di cross calibrati dalla fascia destra, il secondo con conclusioni pericolose. Ma il senso del gol riposa altrove e il punteggio non cambia. Così è l'Inter a triplicare in chiusura, con il neo entrato Biabiany che sfrutta un gioiello in verticale di Stankovic e insacca da pochi metri.

Quando l'arbitro Nishimura fischia la fine, i giocatori dell'Inter alzano le braccia. Non sarà la Champions League, e forse nemmeno la Coppa Italia. Ma è un trofeo che marchia in modo indelebile una stagione indimenticabile.