00 17/04/2010 11:03
L'Inter merita, ma la Juve ha grande cuore
I nerazzurri si impongono per 2-0, i bianconeri mettono grinta e pagano l'espulsione di Sissoko
E’ finita 2-0 per l’Inter come da pronostico. Ma la Juventus non è stata la squadra deludente e senza mordente degli ultimi tempi. Ha giocato con grande grinta e cuore anche se penalizzata da una sciocchezza di Sissoko che si è fatto espellere lasciando la squadra in 10 per quasi un’ora. Zaccheroni ha sorpreso tutti schierando una difesa a quattro, un centrocampo con Melo centrale affiancato da Marchisio e Sissoko, Del Piero e Iaquinta di punta con il compito di giostrare su tutto il fronte dell’attacco e andare a coprire le fasce creando varchi centrali nei quali si inseriva Diego. Idea interessante certamente ma che, forse, avrebbe potuto essere più pericolosa se fosse stata completata con Amauri al centro dell’attacco ad affiancare Del Piero e Iaquinta, lasciando solo Marchisio o Sissoko e Melo alle spalle di Diego a protezione della difesa.

Le 3 punte in attacco avrebbero costretto i quattro difensori dell’Inter ad evitare puntate in avanti e a centrocampo la Juventus non sarebbe andata in inferiorità numerica perché Mourinho sarebbe stato costretto a piazzare Cambiasso o Motta su Diego, mentre Melo si sarebbe occupato di Sneijder e Sissoko di Cambiasso o Motta. L’Inter ha mandato in campo la formazione annunciata: in attacco le 3 punte Milito, Eto’o e Pandev con alle spalle, Sneijder in veste di rifinitore. A centrocampo Cambiasso e Motta davanti alla difesa schierata con Lucio e Samuel centrali, Zanetti e Maicon sulla fasce. L’Inter non è stata brillantissima e il suo cammino è stato certamente facilitato dall’espulsione di Sissoko, che ha costretto Zaccheroni a sostituire Del Piero con Poulsen. La squadra nerazzurra ha comunque dimostrato la sua forza creando numerose occasioni da gol,alcune clamorosamente fallite da Milito ed Eto’o e Balotelli su punizione ha colpito l’incrocio dei pali a portiere battuto.

Mourinho dalla panchina ha chiesto ripetutamente ai suoi 3 attaccanti di puntare l’uomo per creare varchi nella difesa juventina apparsa in netta ripresa con la guida di un ritrovato Cannavaro. Sono d’accordo con l’allenatore interista: se Milito, Eto’o, Pandev e Balotelli non sfruttano la loro abilità nel dribbling e il loro potente tiro da lontano, quando troveranno difese compatte avranno sempre grosse difficoltà ad andare in gol. Ieri sera a sbloccare il risultato ci ha pensato Maicon, formidabile difensore capace di esibirsi in un gesto tecnico straordinario che ci ha ricordato le sue origini brasiliane.