dunque...

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chiara77
00martedì 15 aprile 2003 23:04
Leggendo i vostri interventi ed il contenuto di tutto il sito le risultanze ufficiali vengono accettate solo se portano alla soluzione di Oswald unico assassino, se invece le stesse indagini ufficiali parlano di un "probabile complotto", esse diventano false!
mi dispiace ma non ci credo... da ciò che ho letto e visto rimango convinta del complotto e della costruzione del "capro espiatorio".[SM=g27812]

Chiara
Federico Ferrero
00mercoledì 16 aprile 2003 10:12
Mi dispiace ma ti sbagli!
Chiara, mi spiace ma sbagli. Non è assolutamente vero che noi consideriamo attendibili solo le risultanze che indicano Oswald come colpevole. Il fatto è che ci sono studi che dimostrano che le supposte prove del complotto in realtà non sono tali.
Nessuno di noi crede per partito preso alla colpevolezza di Oswald, anzi: siamo quasi tutti ex complottisti.

Detto questo puoi tranquillamente continuare a credere a ciò che vuoi: la stragrande maggioranza della gente è convinta che a uccidere Jfk fu il Governo, ed è inutile lottare contro i mulini a vento.
FF
chiara77
00giovedì 17 aprile 2003 13:54
top secret
Ieri qualcuno ha visto la puntata di Top secret su mediaset? si parlava delle morti di King e di Bob Kennedy. Pensate anche qui al gesto del pazzo omicida? non vi sembra strano che 3 persone importanti delle stesse vedute politiche come di due Kennedy e M.L.King siano state eliminate? Non riesco veramente a credere che tutti questi fatti siano casuali e non collegabili[SM=g27833]

Chiara
Federico Ferrero
00giovedì 17 aprile 2003 14:56
Senti, Chiara, puoi credere quello che vuoi. Sul caso di King e di Bob Kennedy non voglio mettere bocca perché non li ho mai studiati. Però non mi pare un approccio accettabile quello per cui, siccome sono stati uccisi tre uomini politici americani in qualche anno, per forza ci fosse un complotto su vasta scala.
Oltretutto, ripeto, nel caso JFK non ci fu un complotto!
saluti
FF
Giorgio V.
00giovedì 17 aprile 2003 19:23
Re: top secret

Scritto da: chiara77 17/04/2003 13.54
Ieri qualcuno ha visto la puntata di Top secret su mediaset? si parlava delle morti di King e di Bob Kennedy. Pensate anche qui al gesto del pazzo omicida? non vi sembra strano che 3 persone importanti delle stesse vedute politiche come di due Kennedy e M.L.King siano state eliminate? Non riesco veramente a credere che tutti questi fatti siano casuali e non collegabili[SM=g27833]

Chiara




A parte il fatto che così dicendo ignori uno dei fondamenti dei warreniani di questo forum... e cioè che non escludiamo in toto i complotti di stato e simili, ma lo facciamo nel solo caso JFK. Per intenderci... un mega-complotto potrebbe anche aver ucciso Bob Kennedy e noi potremmo anche essere d'accordo: cosa diversa la nostra posizione riguardo a JFK.
Detto questo... cosa c'è di strano in un solitario che tenta di ucciedere un personaggio importante o riesce in ciò?? Non è immaginabile?? Una figura ingombrante può dar fastidio solo a grosse figure a sua volta?? I solitari devono forse limitarsi a scannare la normale borghesia?? [SM=g27820]
Riguardo a Bob Kennedy... da quel poco che so tenderei comunque a optare verso l'assassino solitario; discutemmo di questo già in passato, e venne fuori che Shiran Shiran era ancora in carcere, e di nomi non ne ha mai fatti.
chiara77
00giovedì 17 aprile 2003 20:38
risposte
Per Federico: il fatto che non ci fu complotto nel caso JFK è una tua opinione che rispetto ma che non condivido. Per quanto mi riguarda anche tu puoi credere quello che vuoi.[SM=g27817]

Per Giorgio: certo che un pazzo può attentare alla vita di una persona importante! mi pare però che negli States degli anni 60 i pazzi andassero solo in una direzione e questo mi fa sentire puzza di bruciato.[SM=g27829]

Grazie per le risposte

Chiara
luigi55
00giovedì 17 aprile 2003 21:47
X Chiara
Su cosa basi la tua convinzione che l'assassinio di Kennedy fu opera di un complotto? Non mi dire però che è dovuta al film di Stone....[SM=g27825]
luigi55
00giovedì 17 aprile 2003 21:52
Approfitto
Approfitto della sempre piacevole entrata di un nuovo amico che vivacizza un po' il languente forum per augurare a tutti Buona Pasqua.
Luigi.
Federico Ferrero
00venerdì 18 aprile 2003 09:22
una precisazione
Chiara, non me ne vorrai, ma ho affrontato un discorso simile almeno trenta volte, per cui non vado oltre dopo aver precisato che LE PROVE DIMOSTRANO come a uccidere Jfk sia stato Oswald. Non è una mia opinione, è un fatto. Se, poi, chi non conosce i fatti si forma una sua libera convinzione sull'accaduto non posso certo impedirlo, ma quella, sì, è solo un'opinione, del tutto destituita di fondamento.
Tutto qui. A me va benissimo se ti basta la 'puzza di bruciato' per dedurre un complotto contro Jfk, ma dal punto di vista storico è una presa di posizione errata.
Saluti
chiara77
00venerdì 18 aprile 2003 13:15
agli amici che hanno risposto
Spero che mi consentirete il termine "amici" pur avendo fatto conoscenza "virtuale" da poco. [SM=g27821]

Per Federico: l'uccisione di Kennedy fu opera del singolo assassino secondo te, tutto ciò è talmente "un fatto" , per di più scontato a tuo modo di vedere, che la storiografia al gran completo solleva dubbi a proposito. Forse prima di scrivere i libri di storia avrebbero fatto bene a consultare questo sito.[SM=g27833]

Per Luigi:ho letto questo sito nella sua completezza e sono consapevole del fatto che molte prove hanno portato alla colpevolezza del solo Oswald. Che razza di complotto sarebbe se la CIA o chi per essi avesse permesso che saltassero fuori altre pallottole o filmati o foto che andavano contro la tesi pre-costituita? La mia convinzione si basa su troppi elementi come la fantascientifica traiettoria della famosa pallottola magica, la coincidenza dell'uccisione dei mafiosi chiamati a testimoniare davanti alla commissione senatoriale, altre morti sicuramente spiegabilissime ma anche molto opportune, le molte persone che hanno sentito sparare da svariati posti e così via. Forse riuscirete a convincermi del contrario ma ne dubito [SM=g27825]

Chiara77 [SM=g27821]
luigi55
00venerdì 18 aprile 2003 22:23
Il termine "amici"
Il termine "amici" usuale nel forum e coinvolge sia gli storici frequentatori che i nuovi arrivi; riguardo le prove...che dirti??? Potrei essere banalissimo e consigliarti di leggere il libro di Verdegiglio, il mentore (non per tutti) del nostro forum. Nel testo troveresti una ricca documentazione e ricostruzione dei fatti di Dallas, con una esauriente raccolta di fotografie.
Si pu essere o meno d'accordo sugli argomenti ed opinioni espresse nel volume, come la storia del forum ha dimostrato, per rimane indubbiamente un'ammirevole studio di tutte le circostanze che portarono all'assassinio di Kennedy.
Ciao.
Luigi
P.S.: solo per statistica riguardo la distribuzione regionale dei soci: da dove scrivi?
luigi55
00venerdì 18 aprile 2003 22:26
mancano qualche vocali.....
luigi55
00venerdì 18 aprile 2003 23:04
Meglio che chiuda qui....
Chiara, scusa... venerd sera e dopo una giornata di lavoro sono stanco, assonnato e pure afasico...volevo scrivere "mancano delle vocali" mentre pensavo "manca qualche vocale"...morale..."mancano qualche vocali"....
Chiudo l'intervento prima di scrivere altri strafalcioni[SM=g27825]
Luigi
chiara77
00sabato 19 aprile 2003 10:44
per Luigi
Per prima cosa voglio fare anch'io gli auguri di buona Pasqua, l'avevo dimenticato.
Quanto al libro che mi suggerisci andrò a cercarlo in biblioteca. Sono di Romagnano Sesia, in provincia di Novara. E voi?
Sull'argomento Kennedy devo ammettere che fino ad ora ho letto solo libri che parlavano di complotto, tutti trovati in biblioteca: un libro di Mark Lane (del quale non ricordo il titolo), uno di Leo Sauvage (mi pare: "Chi ha ucciso il presidente"), uno di un certo Weisberg, quello splendido a mio parere di Bisiach. Spero di trovare anche quello di Verdegiglio da qualche parte, farò ricerche anche a Novara e Vercelli. A queste scarse fonti aggiungo il film di Oliver Stone, che ho visto 3 volte (la prima con la mia classe di liceo nel 1992)e gli speciali degli ultimi due anni su Mediaset (quelli con Cecchi Paone e Braghino insieme a Bisiach). Il mio repertorio è dunque in toto complottista, proprio perchè è difficile trovare opere che difendono che teorie ufficiali.[SM=g27829]

Ciao

Chiara[SM=g27822]
Giorgio V.
00sabato 19 aprile 2003 12:24
Re: per Luigi

Scritto da: chiara77 19/04/2003 10.44
Sull'argomento Kennedy devo ammettere che fino ad ora ho letto solo libri che parlavano di complotto, tutti trovati in biblioteca: un libro di Mark Lane (del quale non ricordo il titolo), uno di Leo Sauvage (mi pare: "Chi ha ucciso il presidente"), uno di un certo Weisberg, quello splendido a mio parere di Bisiach. Spero di trovare anche quello di Verdegiglio da qualche parte, farò ricerche anche a Novara e Vercelli. A queste scarse fonti aggiungo il film di Oliver Stone, che ho visto 3 volte (la prima con la mia classe di liceo nel 1992)e gli speciali degli ultimi due anni su Mediaset (quelli con Cecchi Paone e Braghino insieme a Bisiach). Il mio repertorio è dunque in toto complottista, proprio perchè è difficile trovare opere che difendono che teorie ufficiali.[SM=g27829]

Ciao

Chiara[SM=g27822]



E' quindi ovvio (e comprensibile) come la tua visione del delitto Kennedy non possa che essere parziale. Hai cioè sentito solo una delle campane, e per avere un vero giudizio critico devi per forza di cosa approfondire l'argomento anche tra coloro che affermano il contrario.
Nel caso Kennedy la cosa diventa in molti casi irritante, poichè di un fatto leggerai due versioni in aperto contrasto. Una dice A e l'altra B; però è un passaggio obbligatorio.
Riguardo al libro di Verdegiglio, l'unica cosa è di ordinarlo direttamente da lui, poichè in giro non lo trovi.
Stefano F.
00sabato 19 aprile 2003 13:18
Per Chiara: dall'Archivio del Forum Verdegiglio commenta TOP SECRET
Augurando Buona Pasqua a tutti, rilancio qui l'intervento di Verdegiglio sulla "famosa" (per noi del forum) puntata di TOP SECRET.

Stefano
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prima parte


Date Posted: 19:16:00 07/17/02 Wed
Subject: Contesto punto per punto a Brachino la puntata di"TopSecret"conBisiach

TRASCRIZIONE TRASMISSIONE RETE4 “Top Secret” di Marco Gregoretti, Anna Gori, Giovanni Giovannini, presentata da Claudio Brachino, 4-7-02 ore 23,05
1) Gran parte del materiale filmato di repertorio è, in originale, a colori. Perché è stato presentato nella trasmissione in versione bianco e nero?
2) SPEAKER: “Kennedy nasce a Brooklyn, nel Massachusetts…”.
VERDEGIGLIO: Inesatto: J. F. Kennedy nacque a Brookline (pronuncia: Brùk-làin), un sobborgo di Boston.
3) Scena dopo il fallito sbarco alla Baia dei Porci. Vostro SPEAKER: “Oswald fondò un movimento anticastrista…”. VERDEGIGLIO: Oswald non ha mai “fondato” movimenti ANTIcastristi. Dove avete preso questa notizia?
4) SPEAKER: “JFK riduce le spese militari, ridimensiona gli arsenali convenzionali e nucleari". VERDEGIGLIO: A me non risulta esattamente questo. Kennedy “pacifista” è una grossa menzogna di certi liberal americani e di certi cosiddetti “progressisti” di casa nostra (ovviamente mi aspetto accuse, infondate, di destrismo: conosco bene certi riflessi automatici. E’ già tanto se non sospetterete che sono pagato dalla CIA)
5) SPEAKER: “La sua rivoluzione buona, la Nuova Frontiera, è appena cominciata…”. VERDEGIGLIO: Bah, rivoluzione “buona”….Fallimento dell’approvazione della legge sui diritti civili, passaggio da 582 a 16.000 militari americani in Vietnam dal 1961 a fine ’63, via libera per il colpo di Stato contro Diem e Nhu uccisi a Saigon, assassinio di Trujillo a Santo Domingo, sbarco anticastrista fallito alla Baia dei Porci, mondo sull’orlo della catastrofe atomica per i missili a Cuba, via libera alla CIA per finanziare movimenti anticomunisti in Congo (assassinio di Lumumba), ripetuti tentativi CIA con l’avallo di Bob Kennedy (alter ego di JFK) per uccidere Castro (anche con contatti mafiosi. L’ultimo fu previsto e poi annullato per il novembre ’63), enorme divario astronautico iniziale con i Sovietici, prematuro via libera all’ingresso dei socialisti nel governo italiano, raffreddamento e antagonismo con De Gaulle, contatti con esponenti mafiosi tramite terze persone (Judith Campbell-Giancana, Joe Kennedy con famiglie italo-americane di New York e Chicago, Frank Sinatra) e potrei continuare. Dal vostro filmato sembra che JFK avesse l’aureola del Santo: no, non lo era.
6) SPEAKER: “Jacob Rubenstein alias Jack Ruby, legato alla malavita di Chicago… Chi era Oswald? Un agente segreto americano addestrato in Unione Sovietica? Un amico del KGB?”. VERDEGIGLIO: Jack Ruby non era un alias, ma il nuovo nome cambiato legalmente di Ruby e rinnovato su tutti i documenti, che aveva sostituito quello ebraico. L’House Select Committee of Assassinations ha escluso nel 1979 che Ruby sia stato un sicario della Mafia. Non esiste la minima PROVA di queste vostre affermazioni e in 40 anni nulla è stato provato da nessuna inchiesta pubblica o privata. Se avete fonti certe in questo senso, gradirei conoscerle. Ipotesi se ne possono fare a milioni. Grazie.
7) SPEAKER: “Emerge la pista del complotto: la Mafia, pezzi della CIA, Ku Klux Klan, potentati del petrolio e delle armi. Gli indizi non mancano. Ricostruzioni attente e perizie oramai sono concordi: non fu un solo colpo a uccidere il Presidente, ma almeno quattro. Cinque dicono alcuni, sparati da due punti diversi. E allora in quanti hanno sparato?”.
VERDEGIGLIO: Quali sarebbero le “ricostruzioni attente e le perizie concordi” sul fatto che non fu un solo colpo (quello all’occipite) a uccidere Kennedy? Sarei lieto se me le citaste, perché non ne conosco neanche una. JFK fu raggiunto da due proiettili: il primo gli trapassò il collo e ferì Connally, il secondo gli attraversò il cranio; entrambi da dietro e dall’alto. Non c’è altro e non esiste la minima prova di altro. Non esiste la sia pur minima prova che Kennedy sia stato raggiunto da colpi sparati da altre direzioni che non fossero la famosa “finestra di Oswald”. Le prove balistiche e medico-legali che ho raccolto comprovano solo questi due colpi (il primo proiettile sparato mancò il bersaglio e ferì al viso uno spettatore). In tutto furono sparati solo TRE colpi, non uno di più. L’HSCA nel 1979 parlò di un quarto colpo, ma l’analisi acustica che lo comprovava fu demolita dall’Accademia Nazionale delle Scienze nel 1982.
8) SPEAKER: “Come mai alcuni testimoni indicarono anche un killer vestito da militare?”. VERDEGIGLIO: Nessun testimone ha mai detto di aver visto qualcuno sparare sul corteo di Kennedy, a parte coloro che videro Oswald alla finestra. Nessuno ha mai dichiarato di aver visto uno sparatore vestito da militare. Indicatemi dove posso trovare questa testimonianza, grazie.
9) SPEAKER: “Malcolm Perry, il chirurgo che fece l’autopsia, dichiarò: “La ferita alla gola si presenta come un foro di entrata”. Poi l’FBI lo chiamò e lui cambiò versione: “Considerati i fatti di cui sono venuto a conoscenza, io ritengo che si trattasse di un foro di uscita”. VERDEGIGLIO: La frase che voi riportate è un tentativo penoso di far apparire Perry come minacciato e intimidito dall’FBI. Non c’è assolutamente niente di vero. A parte il fatto che Perry non fu il chirurgo che fece l’autopsia a Kennedy, ecco quanto il Dr. Perry ha dichiarato in un’intervista a Gerald Posner rilasciata il 2 aprile 1992: “Io nella conferenza stampa all’ospedale, dietro le insistenti domande dei giornalisti, dissi che non avevo elementi per sapere da che parte potesse essere giunto il proiettile, ma che la piccolezza del foro mi faceva ritenere che fosse un foro di entrata. Era un foro che poteva essere sia d’ingresso che di uscita, ma i giornalisti estrapolarono dal contesto la mia cauta affermazione e decisero che il foro era senz’altro d’ingresso. Quando, due giorni dopo, si trattò di rispondere alle domande sulle ferite di Lee Oswald, avevo imparato in fretta la lezione e rilasciai un ben ponderato comunicato stampa in forma scritta” (G. Posner, “Case Closed”, p. 305). Perry, che non vide mai la schiena del Presidente e non poteva immaginare il foro soprascapolare, seppe dai colleghi militari che eseguirono a Washington l’autopsia che vi era un foro posteriore con caratteristiche d’ingresso. In base a questi nuovi elementi, nonché a ciò che seppe sull’analisi dei vestiti, ritenne trattarsi di un foro di uscita, le cui piccole dimensioni erano dovute al colletto e alla cravatta molto stretti indossati dal Presidente, che comprimevano i tessuti della gola. Questo dettaglio mi è stato confermato dai medici legali del “Gemelli” di Roma e dai periti balistici che ho intervistato.
10) SPEAKER: “Eppure Kennedy, come dimostra il filmato amatoriale girato da Abraham Zapruder, unico documento visivo esistente, mosse la testa all’indietro, come se fosse colpito davanti”. VERDEGIGLIO: Non è vero che il film di Zapruder sia l’unico documento visivo esistente, ma è senz’altro il solo che riprende l’attentato dal lato destro della limousine. Altri film ripresi dal lato sinistro sono quelli di Nix e di Muchmore. Il fatto che la testa di Kennedy vada prima in avanti e poi indietro è dovuto a un repentino inarcamento dei muscoli dorsali da decerebrazione violenta (colpo devastante all’encefalo). Non ha nulla a che vedere con la direzione di arrivo di un ipotetico colpo latero-frontale. Ciano e i fucilati di Verona, nonché i fucilati fascisti di Dongo, furono tutti colpiti alla schiena e caddero all’indietro, non in avanti. Salvo D’Acquisto fu fucilato al petto dai Tedeschi e cadde in avanti, non indietro. Come mi hanno confermato gli specialisti, nella vita reale un corpo umano colpito da proiettili ha comportamenti molto vari: non è sempre come al cinema, dove un colpo sparato al petto fa fare un salto indietro di metri alla vittima.
11) SPEAKER: “E perché il corpo del Presidente partì dal Parkland Hospital di Dallas all’interno di una bara di bronzo, e molto ornata, e arrivò all’ospedale di Washington, secondo la testimonianza di un infermiere, dentro una cassa militare standard rosa e grigia sui lati? L’infermiere stesso dà una spiegazione: qualcuno ha tolto il cervello dalla testa del Presidente. La consistenza del cervello permette con certezza di stabilire la vera traiettoria del proiettile. Ma non sono gli unici punti oscuri: Lee Oswald, ad esempio, un minuto e mezzo dopo gli spari è tranquillo al secondo piano dello stabile e si sta bevendo una Coca Cola. Un minuto e mezzo per passare dal sesto al secondo piano e sedersi al bar?” VERDEGIGLIO: La faccenda della bara (riportata in una disgraziatissima inchiesta inglese ripresa da Minoli a Mixer) è un falso per sete di notorietà e di guadagno dell’infermiere Paul O’Connor, smentita da TUTTI gli altri presenti all’autopsia, dagli agenti agli amici del Presidente agli imbalsamatori ai medici. La bara che si vede caricare sull’aereo a Dallas è la stessa che viene scaricata dall’aereo a Washington. Non capisco sinceramente perché sarebbe stato necessario cambiare bara, anche se la folle ipotesi che il cervello sia stato sottratto durante il viaggio fosse vera (ma è una cosa del tutto inventata). A che scopo? L’ignoranza di medicina legale non solo di O’Connor ma di chi ha scritto questa frase (non certo gli autori italiani di Top Secret, che non hanno approfondito nulla, ma si sono basati su “inchieste”americane) è palese: non è il cervello che permette di stabilire la direzione dei colpi, ma la teca cranica, e l’esame della teca cranica ha permesso di stabilire SENZA OMBRA DI DUBBIO che la testa del Presidente è stata attraversata da un solo (UN SOLO) proiettile occipito-frontale, sparato da dietro e dall’alto. Nient’altro. E’ ovvio che gli autori non abbiano interpellato nessun altro per smentire questo cialtrone di O’Connor: gli scoop, in campo giornalistico, valgono molto di più della verità. Il cervello c’era, fu asportato dai medici, fotografato, immerso in formalina e nel 1966 consegnato dagli Archivi Nazionali a Bob Kennedy. Nel mio libro ne pubblico una riproduzione. Per quanto riguarda i tempi di Oswald, li ho cronometrati nel deposito di Dallas per quanto riguarda l’abbandonare la finestra, andare a riporre il fucile dietro le scatole e avvicinarmi all’ingresso delle scale, il tutto senza affanno (25 secondi). Scendere senza correre 72 gradini richiede non più di 40 secondi. Siamo a un minuto e 5 secondi. Oswald non era seduto al bar e non stava bevendo niente (chi vi ha detto queste panzane? Quell’infelice di Stone?). Entrava in quel momento nella mensa e si era avvicinato al distributore di bibite quando un poliziotto entrò nel locale e lo fermò per identificarlo. Ho calcolato altri 8 secondi per entrare in mensa senza fretta e avvicinarsi al distributore. Siamo a un minuto e 13 secondi, al di sotto del minuto e mezzo che ha stupito tanto gli autori di “Top Secret”, forse influenzati da quel “cazzaro” di Stone (che ho incontrato l’anno scorso).
12) SPEAKER: “Gli ingrandimenti di una foto dimostrano che un uomo in uniforme sta puntando un fucile verso il Presidente” (viene mostrata una macchia bianca sul muretto). VERDEGIGLIO: Anche questa è un’altra “bufala” ripresa da “Mixer” di Minoli. Non esiste nessuna foto e nessun ingrandimento che mostri un uomo che punta un fucile verso il Presidente. Ripeto: non esiste nessuna foto del genere. Ciò che mostra Plumley (poi ripreso da Minoli) è uno sporco falso del regista belga Jean Michel Chalier, sputtanato già da tempo. 13) SPEAKER: “Subito dopo gli spari a Washington saltano per un’ora le comunicazioni telefoniche. La tesi del complotto convince”.
VERDEGIGLIO: Ci fu un black out per sovraccarico di telefonate: tutti parlavano con tutti dell’attentato, ma non fu un guasto intenzionale. In ogni caso, sia l’aereo presidenziale che la Casa Bianca che le auto del corteo erano dotati di ottimi sistemi radiotelefonici e nessun apparato importante dello Stato ha mai rischiato di rimanere
senza comunicazioni quel giorno. La tesi del complotto non convince affatto.
14) SPEAKER: “Clay Shaw, un uomo d’affari texano nonché agente della CIA con lo pseudonimo Clay Bertrand, viene processato a New Orleans e viene rinviato a giudizio per aver avuto parte attiva nell’uccisione di John Fitzgerald Kennedy. Ma mancano le prove. Anche se ancora oggi in America c’è chi giura di averlo visto in compagnia di Oswald, di Ruby e di un amico di quest’ultimo, l’ex pilota militare David Ferrie. Shaw è morto il 14 agosto 1974. Ma oramai il mondo lo sa: il Rapporto Warren non ha mai convinto nessuno. Potenti organizzazioni hanno armato le mani dei killer e nulla possono più nascondere i 75 testimoni scomodi morti in modo più o meno sospetto. VERDEGIGLIO: Qui gli autori di “Top Secret” non ne hanno davvero azzeccata una. Cominciamo. Clay Shaw non era texano, era di New Orleans (Louisiana); Clay Shaw non ebbe alcuna parte nell’assassinio di Kennedy e fu assolto per estraneità ai fatti da una giuria in tribunale nel 1969: fu un Enzo Tortora ante litteram; egli non fu mai “un agente” della CIA (nessuno ha mai detto che lo fosse) e non esiste la minima prova che egli abbia mai usato lo pseudonimo Clay Bertrand (a parte ciò che dice, unico in questo, il contestatissimo teste Aloysius Habighorst, un poliziotto che lo interrogò dopo l’arresto). Voi dite che Shaw è colpevole “ma mancano le prove”: e allora in base a cosa lo giudicate colpevole a priori? Potrei inventarmi che Giordano di “Studio Aperto” si traveste da donna e batte di notte i marciapiedi di San Siro: sarebbe una calunnia, ovviamente. E questo sarebbe sufficiente per infangarlo anche se “mancano le prove”? Ma che razza di metodo di valutazione adoperate in un programma del genere? Oggi in America non c’è più nessuno che giura di aver visto Shaw con qualcuno implicato nell’assassinio di Kennedy. Dove avete preso questa notizia? I suoi contatti con Oswald non furono mai provati, quelli con Ruby non esistettero mai, nemmeno per sbaglio. Quelli con Oswald e David Ferrie (che non è mai stato amico di Ruby, come dite voi) si reggono solo su quanto affermarono, più volte smentiti e sbugiardati, Perry Russo e il tossicomane detenuto Vernon W. Bundy, entrambi ora defunti (ma non uccisi…). Alla vostra frase ”Ma oramai il mondo lo sa: il Rapporto Warren non ha mai convinto nessuno”, Io aggiungerei che non ha mai convinto soprattutto chi non lo ha mai letto, e sono convinto che un’edizione originale del Rapporto (non parlo poi dei 26 volumi di prove allegate) non sia mai stata fra le mani di uno dei vostri autori di “Top Secret”: se lo fosse stato non avrebbero scritto quella frase. “Potenti organizzazioni” quali? Su quali prove si basa quest’affermazione? A chi vi riferite e con quali prove? Chi sarebbero “i killer”? Nessun testimone (ripeto: NESSUN TESTIMONE) legato più o meno direttamente al caso è morto in modo da far sospettare la sua eliminazione criminosa (vi prego di vedere gli argomenti elencati nel sito www.johnkennedy.it).
15) SPEAKER: “21 Giugno 1999: A Colonia, durante il G8, Boris Eltsin consegna a Bill Clinton un dossier segretissimo che contiene clamorose rivelazioni sull’omicidio Kennedy. Nessuno sa cosa c’è scritto. Alcuni presumono che si possa ipotizzare l’intervento diretto del KGB per eliminare un Presidente cattolico-liberale che faceva sembrare troppo buona l’America”.
VERDEGIGLIO: Quel dossier, a detta degli analisti russi e americani che l’hanno visto, non contiene assolutamente nulla di clamoroso e non è affatto segretissimo. Si tratta solo degli originali dei documenti già forniti da Mosca a suo tempo sul soggiorno di Oswald in URSS e sulla sorveglianza alla quale fu sottoposto dal KGB. “Alcuni (CHI?) presumono (PRESUNTUOSI?SU COSA SI BASA QUESTA PRESUNZIONE?) che si possa ipotizzare (E’ APPUNTO SOLO UN’IPOTESI: UNA DELLE PIU’ RIDICOLE MAI FATTE)….”. Per carità di Patria non commento quest’ultima parte del testo scritto. Voglio credere a uno scherzo, sennò ci sarebbe da piangere.
16) SPEAKER: “Dopo tre anni un superagente segreto del controspionaggio italiano molto stimato dagli Americani e dai colleghi di mezza Europa, Nino Arconte,, noto con la sigla G71, scrive in un suo memoriale di 589 pagine che il KGB era maestro in quello che già nel 1970 i nostri istruttori chiamavano ‘modulo Kennedy’, uccidere l’uccisore”. Un filo rosso unisce Oswald e Alì Agca. Intrighi, complotti, omicidi. Il mistero continua. Chi ha ucciso John Fitzgerald Kennedy? Forse lo sapremo nel 2029, quando lo Stato americano toglierà tutti i sigilli dai dossier più segreti del mondo”. VERDEGIGLIO: Non conosco Arconte (dovrebbe essere una conoscenza di Marco Gregoretti, che lo ha intervistato per GQ), ma mi piacerebbe molto incontrarlo di persona. Già un ex “super-agente segreto” che pubblica un memoriale di rivelazioni mi fa sospettare. E’ forse stato “trombato” sul lavoro? Ha visto troppe cose sporche ed è inorridito, poveretto? Entrando in servizio, pensava che il controspionaggio fosse la Confraternita delle Dame di S. Vincenzo? Mi stupisce molto tutto ciò, come mi stupisce il fatto che sarebbe entrato nei servizi segreti a 13 anni, nel 1971, quando normalmente si gioca a pallone e ci scambiano figurine in terza media. Non capisco poi perché i nostri istruttori abbiano chiamato “modulo Kennedy” il fatto di mettere a tacere il killer: sono secoli che si pratica questa cosa. Perché allora non il “modulo Lincoln”, il “modulo Van Der Lubbe”, il “modulo Anteo Zamboni”, il “modulo Roth Armee Fraktion”? Che io sappia, in quasi 40 anni non è uscita fuori una prova, una sia pur piccolissima prova (parlo di prova: le speculazioni giornalistiche le lascio appunto ai cronisti), che Jack Ruby fosse collegato all’omicidio Kennedy. Se ovviamente Arconte ne sa qualcosa di più, sarei lieto di discuterne con lui. Da ciò che ho letto su Internet, sembra che Arconte sappia tutto di tutti: Ustica, Bologna, Moro, Mattei, Piazza Fontana, Alì Agca, Gheddafi, CIA, Gardini, Cagliari, Calvi, Ilaria Alpi e chi più ne ha più ne metta. E’ molto strano che dica queste cose. Quelli veri che sanno le cose, se le tengono nella gobba e si porteranno i segreti, sporchi o puliti che siano, nella tomba. Che i servizi segreti comunisti giocassero sporco (con il PCI che o gli scodinzolava dietro o faceva finta di niente) è cosa nota. Parlare male dei comunisti equivale in Italia ad essere subito classificati come fascisti. E credo che anche Lei, Dr. Brachino, potrà pensare che io abbia qualcuno alle spalle, magari che faccia controinformazione per conto della CIA… Arconte mi sembra un po’ il colonnello Fletcher L. Prouty (il Mister X del film di Stone interpretato da Donald Sutherland), l’ufficiale di collegamento CIA-Pentagono costretto a dimettersi per ignoti motivi (forse disturbi mentali) nel 1964. Anche lui sputò veleno sull’istituzione alla quale aveva prestato giuramento di segretezza e anche lui cadde dalle nuvole quando vide che la vita di una nazione (diciamo di qualunque comunità umana che superi il milione di persone) contiene una quantità enorme di escrementi morali, perché l’Uomo è fatto anche di questo e le Madre Teresa di Calcutta sono un’eccezione, non la regola. Chi ci assicura che i documenti prodotti da Arconte siano autentici? Qual è il suo scopo? Far vedere quanta melma c'è ’i nostri vertici, centro-destra o centro-sinistra che sia? Questo lo sappiamo tutti: sono cresciuto in una regione dove la corruzione permea tutti gli aspetti della vita politica ed economica. Non mi faccio illusioni e mi meraviglio che se ne ia fatte proprio un agente segreto. Per quanto riguarda il filo rosso che unirebbe Alì Agca a Oswald, non ho capito quale sarebbe questo filo e soprattutto mi meraviglio molto che ci sia gente che attenda (sperando nella sua buona salute) di arrivare al 2029 per vedere l’apertura degli “archivi segreti” su Dallas, come se potessero contenere rivelazioni sull’assassinio di Kennedy (il 95% di questo materiale è stato desecretato dopo il 1993, sotto Clinton: il Presidente disse che dal loro esame non risultavano complotti contro JFK). E’ chiaro che se anche l’apertura di tutti gli archivi segreti del mondo riconducesse al solo Oswald, unico killer, i complottisti incalliti non ci crederebbero mai, sostenendo che le prove sono state distrutte. Andrà avanti così in eterno. L’intrigo e il mistero affascinano di più e fanno vendere di più. Mi sembra tanto l’attesa spasmodica che ci fu una decina di anni fa quando si aprì (in diretta TV!) una cantina murata della casa di Al Capone a Chicago: si favoleggiava di chissà cosa e furono trovate solo vecchie bottiglie vuote e altro ciarpame del genere.
17) VENGO ORA ALLA PARTE PER ME PIU’ AMENA DI TUTTA LA TRASMISSIONE: GLI INTERVENTI DI BISIACH.
BISIACH: I tre nemici di Kennedy erano Castro, i petrolieri di Dallas e la Mafia. Lui combatté la Mafia insieme al fratello………….(QUI CI DEVE ESSERE UN TAGLIO DI MONTAGGIO MAL FATTO O BISIACH SRAGIONA, PERCHE’ LA CONTINUAZIONE DELLA FRASE NON E’ COERENTE CON LA PREMESSA)….quindi lui si sentì tradito, praticamente (?).E la Mafia si sentì tradita da lui perché Kennedy utilizzò Giancana per uccidere Castro. IO intervistai il nipote di Giancana, venne a Roma da me e mi raccontò come suo zio aveva ucciso prima John Kennedy e poi Robert Kennedy.
BRACHINO: Sono affermazioni credibili?
BISIACH: Sono affermazioni che lui fece per iscritto, quindi…IO ho i documenti
VERDEGIGLIO: Secondo Bisiach, Kennedy aveva contro praticamente tutti. L’operazione (anzi, il tentativo) di usare Giancana e i suoi uomini per uccidere Castro era precedente (1960) e non fu ideato sotto la presidenza Kennedy, anche se in quel triennio continuarono i tentativi (alcuni veramente da cartone animato: tute subacquee avvelenate, sigari esplosivi, prodotti per far cadere la barba a Castro e privarlo del carisma) della CIA di eliminare Castro. “IO intervistai Giancana” (nell’intervista a Bisiach il pronome personale IO risuona 38 volte) farebbe riferimento al libro scritto dal fratello Chuck e dal nipote Sam (omonimo) del boss Sam Giancana. E’ stato un buon successo editoriale, ovviamente, ma senza nessun riscontro di credibilità o di prove. Non esiste la minima prova di ciò che i due Giancana scrivono nel loro volume. L’investigatore Bill Roemer, per conto dell’FBI, registrò migliaia di ore di intercettazioni telefoniche e ambientali di Giancana e dei suoi uomini, prima e dopo Dallas, con mezzi molto perfezionati sconosciuti ai mafiosi, e non venne fuori nulla su un possibile attentato contro i Kennedy: minacce, parole di odio e maledizioni tante, ma nessuna prova della preparazione di un attentato (Intervista a Bill Roemer, 23 gennaio 1992, G. Posner, “Case Closed”, p. 576, nota 38). L’HSCA nel 1979 escluse categoricamente che organizzazioni mafiose come tali avessero deciso di uccidere John e/o Bob Kennedy. Un vero mafioso, se ha un minimo di importanza e di credibilità, non va davanti agli obiettivi della RAI di Gianni Bisiach ad affermare certe cose. I “documenti scritti” ai quali si riferisce il nostro Bisiach sono nient’altro che il libro “Double Cross”, Warner Books, N.Y., 1992. Bisiach non ritengo abbia altri scritti consegnatigli segretamente da Giancana. Poiché è un giornalista e non un confessore tenuto al segreto, a quest’ora li avrebbe già divulgati. Finché non dimostrerà di averli, per me sono solo parole. Vorrei poi sapere da Bisiach se il nipote di Giancana venne apposta dagli Stati Uniti per partecipare al suo Speciale TG sulla morte di Marilyn (maggio 1992) o si trovava in Italia in giro editoriale pre-pagato per promuovere il libro scritto a quattro mani con suo zio, quando lui lo intervistò. La differenza sarebbe enorme.
18) BRACHINO: Tu sei stato il primo che ha lanciato la triplice teoria sulla morte di Kennedy: Mafia, petrolieri, FBI. BISIACH: Mafia, petrolieri, CIA, diciamo…E anche FBI.

--fine prima parte---------

[Modificato da Stefano F. 19/04/2003 14.04]

Stefano F.
00sabato 19 aprile 2003 13:20
Per Chiara: seconda parte.
--------seconda parte------

BRACHINO: Quando tu hai esposto pubblicamente queste teorie, qual è stata la reazione? Ricordiamo che molti giornalisti che si sono occupati del caso Kennedy sono morti, non soltanto i testimoni.
BISIACH: Molte persone che IO ho intervistato sono morte e comunque IO ero convinto che avrebbero ucciso anche me. In certi momenti ritenevo che le cose che sapevo fossero troppo pericolose perché mi lasciassero vivo. Viceversa, per motivi che IO non conosco, non l’hanno fatto.
BRACHINO: Qual è la volta che ha avuto più paura?
BISIACH: Mah… Alla fine, nel 1979, quando tutte le cose che IO ho detto sono state verificate come vere…e allora, per non avere più paura tutta la vita, sono andato nella zona di Carlos Marcello, a Long Island, per un mese. E mi sono fatto vedere in tutti i luoghi dove lui e i suoi uomini vivevano e quindi ho detto: “se in questo mese non mi uccidono, vuol dire che non mi ammazzeranno mai più” e difatti per fortuna poi non mi hanno ammazzato”. VERDEGIGLIO: Bisiach non è stato il primo a parlare di Mafia, di CIA e di petrolieri contro Kennedy. Ben prima di lui altri autori e giornalisti fecero queste ipotesi (li elenco tutti nel mio libro). Non conosco scritti o servizi TV di Bisiach anteriori al 1967 che trattino questo argomento. Sarei lieto se mi forniste materiale cartaceo o filmato del Nostro anteriore a quell’anno. Il cocktail Mafia, petrolieri, CIA ed FBI è buono ma io ci aggiungerei per insaporire anche Ku Klux Klan, Johnson, Pentagono, Castro, anticastristi, comunisti cinesi, sudvietnamiti (per vendicare Diem) ed estrema destra di Dallas. Che ne dite? Non è più appetitoso? Il mio prossimo libro sarà “Aristotele Onassis ha ucciso John Kennedy”, perché il fisco americano gli dava la caccia come evasore e perché voleva sposare Jacqueline. Anche Onassis aveva “i mezzi, le motivazioni e le opportunità per uccidere JFK”. Che ve ne pare? Sono sicuro che venderò moltissimo. Mi auguro che il Dr. Brachino mi inviti, quando lo pubblicherò. Sarà un’intervista esplosiva e molto ben documentata. Il Dr. Brachino insinua che molti giornalisti che indagarono sul caso Kennedy siano morti in modo sospetto: non ce n’è neanche uno! Nemmeno mezzo! Dove ha trovato questa bufala? Certo che molte persone intervistate da Bisiach sono morte!!! Sono passati quasi 40 anni, accidenti! Il coraggio leonino di Bisiach fa apparire Salman Rushdie e Joe Valachi due codardi: lui sì, Bisiach, ha gli attributi! Sospetta che i mafiosi possano ucciderlo? E intrepidamente ci va a vivere in mezzo un mese, crepi l’avarizia! Lui sì che ha capito tutto dei mafiosi! “Se mi vogliono mi avranno: eccomi qui, colpite al petto”. Bravo! Ammirevole! Peccato che le cose non stiano affatto così, e mi meraviglio di Bisiach, che sui padrini di Corleone fece anche un buon reportage. Ciò che lui dice è un insulto, uno schiaffo in faccia a quelli che, come Falcone e Borsellino, la vita la rischiavano davvero tutti i giorni e l’hanno davvero perduta, perché la Mafia li temeva e sapeva cosa sapevano. Se la Mafia non ha toccato Bisiach nemmeno con un cazzotto, vuol dire che quello che diceva Bisiach non dava fastidio, non arrecava danno, non aveva insomma nessuna importanza. Questa è la verità. Sono calabrese di adozione e mi sono laureato in Sicilia. Conosco quella mentalità. Io non sono di Gorizia. Cosa doveva succedere allora ad Hank Greenspun che nel 1966 (ben prima di Bisiach) pubblicò un articolo sul Las Vegas Sun in cui incolpava i mafiosi della morte di Kennedy? E cosa avrebbero dovuto fare a Garrison (accusato da Bisiach di essere perfino amico di mafiosi), che incolpò i mafiosi di essere la “manovalanza” che uccise JFK per conto dei “Poteri Forti”? Garrison è morto nel suo letto nel 1992, così come tanta altra gente. Le morti violente di Roselli, Hoffa e Giancana non sono mai state ricollegate all’assassinio di Kennedy, ma a faide interne di clan. Nessuna commissione investigativa pubblica o privata ha mai trovato PROVE contro la Mafia.
19) BRACHINO: Partiamo dall’ipotesi KGB.
BISIACH: Quella fu la prima ipotesi abbracciata a Dallas. Johnson viene portato in una stanza senza finestre dell’ospedale di Dallas in attesa di sapere cosa succederà. A Washington i telefoni non rispondono perché è saltata la linea telefonica. E allora Johnson aspetta il telegiornale delle 17,30 (che a Dallas sono le 16,30 ora del Texas) con Cronkite che dice quello che è successo. Lui dirà: “Non è la guerra, non è la guerra”.
VERDEGIGLIO: Non è vero che la stanza 13 dell’ospedale Parkland fosse senza finestre (vedi W. Manchester, p. 307) e non è assolutamente vero che Johnson aveva i telefoni isolati con Washington: il Signal Corps manteneva aperte le comunicazioni da Dallas (Trade Mart, limousine, auto di scorta, ospedale, aerei presidenziale e vicepresidenziale) con la Casa Bianca e il Pentagono tramite il grande centralino installato all’hotel Sheraton-Dallas, che non fu mai interrotto. Il servizio Segreto e il Signal Corps disponevano anche di radio di emergenza militari e di due telescriventi AP e UPI a bordo degli aerei. Solo le linee civili della capitale ebbero un momentaneo black out di sovraccarico. Quello che dice Bisiach su Johnson costretto a sapere le novità da Cronkite non è vero. Tutti i giornalisti d’agenzia che mandavano le notizie a Cronkite erano infatti nel corteo presidenziale a Dallas e si divisero fra l’ospedale e l’aeroporto dove era giunto Johnson.
20) BRACHINO: Nel filmato si dice che c’è un filo rosso che unisce Oswald e Alì Agca. E’ credibile questa ipotesi?
BISIACH: Sì, perché il personaggio di Oswald è un personaggio doppio, è una spia doppia. Lui era un marine, volontario, conosceva gli archivi segreti e a un certo punto impazzisce, comincia a studiare il russo, va a Mosca…
BRACHINO: Dice di conoscere Marx….
BISIACH: Ma chiede all’ambasciata americana di diventare cittadino sovietico e dicono quindi “Questo è un comunista”.
VERDEGIGLIO: Non so su cosa Bisiach basi la sua affermazione che Oswald e Alì Agca fossero spie e doppie spie. Su quali prove si basa? Se si tratta di deduzioni e di congetture, per me restano solo parole e non ritengo abbiano nessuna validità. Sarei lieto se Bisiach mi producesse documentazioni di commissioni d’inchiesta su questo punto. Quali archivi segreti conosceva Oswald? Di quali “archivi segreti” parla Bisiach? A me non risulta che Oswald abbia mai avuto accesso ad “archivi segreti”. Se Bisiach può produrmi documenti (non scoop giornalistici) di questo, gliene sarò grato.
21) BRACHINO: Però la Commissione Stokes del 1979, se non sbaglio, di fatto smentisce la Commissione Warren e fa capire che non fu solo Oswald a sparare. Quanti furono gli spari a Dallas e chi sparò? Andiamo per ordine.
BISIACH: Il primo colpo colpisce Kennedy alla gola, lui si porta le mani così…così…per…per toccare…ecco…Il secondo colpo lo colpisce alla schiena e lui si piega in avanti, ma non può piegarsi abbastanza. Il terzo colpisce il governatore Connally e il quarto, questa è una mia ipotesi, lo colpisce alla testa dietro…colpisce Kennedy alla tempia, la testa va all’indietro e vediamo la testa di Kennedy…il cranio vola all’indietro e la moglie si arrampica sul bagagliaio per afferrare un pezzo di cranio. Non solo, ma i due motociclisti che sono dietro si trovano tutto l’elmetto e la divisa sporca di sangue e di materia cerebrale. Ecco le posizioni degli sparatori: quella è la famosa finestra che dice anche il Rapporto Warren; poi c’è il palazzo [BISIACH INDICA LA SEDE DELLO SCERIFFO E DELLA PRIGIONE DELLA CONTEA!]lì accanto dove c’era una specie di scala di ferro dove c’era un cubano, e qui ci sono due punti [NEL GRAFICO CHE MOSTRA E’ EVIDENZIATO UN SOLO PUNTO], uno vicino al monumento e l’altro vicino alla staccionata. Da qui hanno sparato due persone. Alla finestra del deposito c’era Tippit con Oswald e probabilmente sparò Oswald. Poi furono arrestati tre agenti della CIA che sono gli stessi che poi furono arrestati con l’affare Watergate e poi fu arrestato un altro gangster che è quello che ucciderà Martin Luther King, Earl Ray. E di tutti questi arresti non è rimasta nessuna registrazione. Questi sono stati tutti rilasciati senza praticamente essere registrati.
VERDEGIGLIO: Dottor Brachino, non so davvero da dove cominciare! Questa parte di Bisiach (che fra l’altro è laureato in medicina!) è così assurdamente fantasiosa che è una gran fatica solo pensare di mostrarne l’inconsistenza ASSOLUTA. Nel mio libro troverà risposte dettagliate. Qui mi limito ad elencare:
a) Non è assolutamente vero che Kennedy sia stato colpito dal davanti alla gola. Non esiste nessun foro di uscita di questa ipotetica pallottola né c’erano tiratori sul cavalcavia ferroviario di fronte. Nessuna pallottola che abbia attraversato il collo di Kennedy dal davanti è stata mai ritrovata DIETRO la limousine, sulla strada o sul prato posteriormente all’auto (la foto in cui si vede un agente mettersi qualcosa in tasca dopo la sparatoria non indica il ritrovamento di una pallottola).
b) Se un secondo colpo lo colpisce alla schiena, che tragitto ha fatto quella pallottola corazzata? Qual è il foro di uscita, dato che nel corpo non furono rinvenuti proiettili (frammenti solo nel cranio)? Dov’è finito quel proiettile?
c) La ferita nella schiena del Governatore era molto larga, quelle al torace, al polso e alla gamba progressivamente sempre più piccole. Come lo spiega Bisiach?
d) L’ipotesi di Bisiach di un colpo laterale da destra non ha NESSUNA consistenza. Il lato sinistro della testa di JFK era intatto e non ci sono fori di uscita per un ingresso da destra. Le radiografie non segnalano sciami metallici altro che da un ingresso occipitale ad un’uscita temporo-frontale. Bisiach non dice che anche i Connally e gli autisti testimoniarono di essere stati coperti di sangue e di materia cerebrale del Presidente. A lui fa comodo solo parlare del pezzo di cranio che vola indietro (non è un segno della provenienza di un proiettile) e dei motociclisti dietro imbrattati.
e) Su quali prove Bisiach dice che Tippit era alla finestra con Oswald e non di pattuglia nel quartiere di Oak Cliff, come risulta dalle chiamate radio registrate? Chi vide un estraneo (un poliziotto!) nel deposito? Se Oswald probabilmente sparò, che ci stava a fare con lui Tippit? Giocava alle belle statuine? Beh, meglio scherzare…
f) Non c’è nessuna scala in ferro sulla facciata del Palazzo dello Sceriffo di Contea indicato da Bisiach. Chi gli ha detto che da lì sparasse qualcuno? Chi gli ha detto che addirittura ci fosse “un cubano” appollaiato sulla scala antincendio (in vista di tutti!) a sparare? Quali fonti ha Bisiach che non ha avuto la Commissione Stokes (10 milioni di dollari di spesa, 2 anni di lavoro) per stabilire che lì c’era un cubano?
g) In basi a quali prove Bisiach dice che Kennedy fu colpito da due persone che stavano uno vicino alla pergola di cemento (praticamente fra i piedi del cineamatore Zapruder e della sua segretaria!) e l’altro dietro la staccionata? Se un colpo sparato da uno di questi due raggiunse Kennedy (ipotesi Bisiach del colpo laterale al cranio), l’altro sparatore dove colpì il Presidente? Se la Commissione Stokes stabilì in base ad un nastro registrato che i colpi che uccisero Kennedy furono quelli di Oswald e un quarto colpo di un killer dalla staccionata mancò il bersaglio (bella schiappa di killer, per il delitto del secolo: mancare il bersaglio dalla posizione più favorevole! E cosa colpì il proiettile di questo pasticcione che mancò il facile bersaglio? Nulla. Si dissolse nell’aria!), Bisiach che fa? Contrasta le conclusioni di Stokes dicendo che i colpi dalla collinetta furono DUE e in totale (compreso quello del cubano) sarebbero due in più di quelli stabiliti da Stokes? Insomma, Bisiach convalida o smentisce la ricostruzione dei colpi di Stokes?
h) La storia dei tre barboni arrestati (e scambiati da qualche giornalista in vena di scoop per tre agenti CIA) è stata ampiamente smentita: i tre vagabondi furono trovati in un carro merci, portati in Centrale, registrati e rilasciati. Nel 1992 sono stati rintracciati negli archivi i loro verbali di arresto; due di essi sono ancora vivi e hanno testimoniato in questo senso. Troverà la storia completa nel mio libro. James Earl Ray nel 1963 era rinchiuso da tre anni nel carcere di Jefferson City, Missouri, con una condanna a lavori forzati per rapina. Riuscì ad evadere il 23 aprile 1967. Si sottopose a una plastica facciale. Uccise King nell’aprile 1968.
22) BRACHINO: Perché dici “E’ una mia idea quella dello sparo in più”, quello da dietro? BISIACH : Sì…perché IO, esaminando fotogramma per fotogramma…questo è il nostro mestiere…ho visto che Kennedy fa prima così, in avanti, e poi indietro. IO penso che il primo movimento in avanti sia stato provocato da uno sparo da dietro, ma lo sparo davanti ha devastato completamente la testa; cioè lui non aveva più il cranio e quindi il segno di questa pallottola da dietro non è rimasto[COSA FALSISSIMA. PUBBLICO NEL MIO LIBRO LE FOTO DELLA TESTA DI KENNEDY DURANTE L’AUTOPSIA. TRANNE LO SQUARCIO OCCIPITO-TEMPORO-FRONTO-PARIETALE DESTRO, IL RESTO DEL CRANIO E’ INTATTO. SULLE OSSA CRANICHE DI KENNEDY SONO EVIDENZIATI IL FORO INEQUIVOCABILMENTE DI ENTRATA OCCIPITALE E QUELLO INEQUIVOCABILMENTE DI USCITA DELLO STESSO PROIETTILE DALLA ZONA FRONTO-PARIETALE DESTRA). Questo è lo sparo che dico io. E’ una mia sensazione, ma non ho prove [E INFATTI VA CONSIDERATA UNA SEMPLICE IDEA SENZA ALCUN FONDAMENTO]
BRACHINO: “Top Secret” deve dare anche qualche informazione in più…Non dobbiamo svelare la verità, ma dare anche qualche informazione in più [GIUSTO. PURCHE’ LE INFORMAZIONI NON SIANO BUFALE GIORNALISTICHE COME QUESTE!SO CHE LEI NON NE HA COLPA]
VERDEGIGLIO: La frase finale di Hemingway viene attribuita da Brachino ad Earl Hemingway (?).Credo si tratti invece di Ernest Hemingway. Può controllare?
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Giorgio V.
00sabato 19 aprile 2003 14:30
ottimo lavoro del nostro Stefano [SM=g27811]
luigi55
00domenica 20 aprile 2003 10:12
Mitico Stefano
Mitico Stefano, il nostro archivista....
X Chiara: il libro di Verdegiglio, come giustamente sottolineava Giorgio, lo devi ordinare direttamente a lui. Credo che in questo momento sia in Puglia, ma vedrai che appena torna ti risponder sul forum riguardo le modalit di spedizione; non pu mancare nella tua libreria il suo volume...per noi verdegigliani rappresenta una specie di Vangelo, una contrapposizione alle tesi ufficiali di notevole spessore.
Ancora tanti auguri a tutti di Buona Pasqua.
Luigi di Genova.
luigi55
00domenica 20 aprile 2003 10:14
?????
Domanda per Ferrero: ma perch nei miei post mancano sempre delle vocali? Inoltre la pagina iniziale non mi si aggiorna; un problema solo mio??
chiara77
00domenica 20 aprile 2003 18:21
risposte
Ringrazio Stefano per la lunghissima risposta che riporta, mi pare di aver capito, la risposta data da Verdegiglio (via e-mail presumo) alla redazione di Top Secret. Comincio con il dire che devo studiarla per bene perchè è davvero molto lunga anche se posso notare come la metà delle contestazioni siano di scarsissimo interesse. Credo che poco importi se il il nome Ruby fosse autentico o un nomignolo, così come intesetta a pochi stabilire se il film di Zapruder fosse l'unico (fu sicuramente il più importante) o ce ne fossero degli altri o se ci sia da fare polemica sul nome di Hemingway. Il resto, ripeto lo analizzerò anche se considero di cattivo gusto trattare Bisiach nel modo in cui è trattato in questo sito e nel messaggio in oggetto.
Per Giorgio: non credo di dover per forza fare qualcosa, se voglio e se posso mi procurerò le fonti che più mi interessano. Grazie ad una e-mail che mi è arrivata ieri credo di potermi procurare il testo di Verdegiglio tra un mesetto. Se avrò il tempo lo leggerò volentieri ma non mi aspetto affatto di trovare l'illuminazione evangelica di cui parlate.

Buona Pasqua ancora a tutti

Chiara
carmelo pugliatti
00domenica 20 aprile 2003 18:35
Davvero un ottimo lavoro! purtroppo "il caso Kennedy" lo hanno creato astuti falsari in cerca di facili guadagni con libri "scoop" (Mark Lane),creduloni dall Ego spropositato spropositato (Bisiach),e tanti cosidetti "giornalisti"che da quarant anni invece di informarsi attentamente riciclano i soliti luoghi comuni e le solite falsità.
carmelo pugliatti
00domenica 20 aprile 2003 18:50
C è qualcosa che non capisco.Non è di "cattivo gusto" il fatto che un giornalista come Bisiach si serva del suo nome e del suo prestigio per diffondere come autentiche delle palesi falsità sul caso Kennedy,non è di "cattivo gusto" che Bisiach si serva del suo nome e del suo prestigio per evitare pubblici contradditori con persone veramente informate sui fatti (come il dottor Verdegiglio),non è di "cattivo gusto" che questa autentica opera di disinformazione venga propinata come unica verità attendibile a milioni di telespettatori e lettori.Viceversa criticare fatti alla mano chi spaccia sciocchezze come verità sarebbe di cattivo gusto! Bisiach ha tutto il mio rispetto come uomo,non come giornalista sul caso Kennedy.
luigi55
00domenica 20 aprile 2003 19:11
Riunione di Genova
Ci sono possibilità di incontrarci il 17 o 18 di maggio...che ne pensate???
Sappiatemi dire..
Luigi
chiara77
00domenica 20 aprile 2003 21:56
per il sig. Pugliatti
Credo che sia comprensibile ed umano non condividere quanto una persona sostiene. Capita anche a me per quanto afferma lei. Di cattivo gusto è denigrare un ricercatore apostrofando la sua persona e le sue teorie con veri e propri insulti nonchè con ironia assolutamente fuori luogo visto che il personaggio in questione appoggia una posizione che trova assai più credito di quella, a mio parere assurda, del pazzo solitario.

Chiara
carmelo pugliatti
00lunedì 21 aprile 2003 02:30
Se qualcuno afferma cose non vere,inesatte,palesemente smontate ormai da anni,e questo viene fatto notare lo si denigra? Se Bisiach continua a sostenere (tra le tante) la "bufala" dei tre falsi barboni agenti della Cia nonostante fin dal 1992 la vicenda sia stata assolutamente chiarita,ed afferma con sicumera che a Dallas il 22 novembre 1963 fu arrestato un tizio che invece a quella data risultava incontestabilmente essere in prigione (James Earl Ray)si potrà o no dire che sta dicendo quantomeno delle cose inesatte? Si badi,nei casi che ho citato (come in tanti altri)non si sta parlando di dati opinabili,soggetti a diverse interpretazioni,si parla di fatti accertati,incontestabili.Personalmente sono indignato che vengano spacciate per verità assolute macroscopiche alterazioni della realtà e teorie personali,non soltanto senza un briciolo di prova,MA SMENTITE DA ANNI (Come la storia di Tippit che spara dal deposito dei libri quando invece le registrazioni radio dimostrano che in quel tragico momento si trovava da tutt altra parte;a proposito,non le sembra che in questo caso sia Bisiach con le sue...chiamiamole "inesattezze"a "denigrare" la memoria di un defunto)? P.S. Certo che la teoria del complotto trova maggior credito tra la gente..finche invece di raccontare i fatti cosi come essi sono stati ormai accertati si continua a dar spazio a roba come quella propinataci da Bisiach...sia detto con tutto rispetto,naturalmente.
chiara77
00lunedì 21 aprile 2003 21:07
Bisiach
Per il sig. Pugliatti: credo che Bisiach sia consapevole del fatto che esistano delle trascrizioni delle polizia di Dallas che attestano che Tippit si trovava in altra parte della città così come credo sappia bene che Earl Ray ufficialmente si trovava in prigione. Probabilmente (anche se non posso leggere il suo pensiero) ritine che il grande complotto mafia - servizi segreti abbia potuto costruire queste prove.
Per quanto riguarda la questione dei vagabondi ho intravisto siti americani che mettono in forte discussione la scoperta del 1992 circa l'identità dei 3 personaggi. Perchè la polizia di Dallas non ha reso pubbliche le loro identità prima ed hanno aspettato 30 anni?

La saluto cordialmente[SM=g27822]

Chiara
carmelo pugliatti
00martedì 22 aprile 2003 01:54
Vabbè,ormai siamo all articolo di fede...come il signor Ignazio Freschi che sosteneva mesi fa su questo sito che per lui c era stato il complotto punto e basta, e che tutte le prove che lo escludevano erano false e costruite da "LORO",il misterioso e fantomatico "governo ombra" di cui fanno parte cia,mafia,petrolieri,fbi,estremisti di destra,estremisti di sinistra,klu klux klan,militari,anticastristi,castristi (e secondo me anche i marziani,il rotary ,l esercito della salvezza ed il club di topolino).E siccome "LORO" avevano distrutto le prove era impossibile anche dimostrare l esistenza del complotto;bisognava crederci come per lo Spirito Santo!Dunque c è questo grande giornalista italiano CHE SA,che CONOSCE i veri retroscena,quindi bisogna credergli anche quando racconta le piu sfacciate,screditate,ammuffite panzane,anche quando ci sono incontestabili evidenze che sta dicendo delle castronerie,perchè tanto "LORO" hanno costruito prove false! Sinceramente mi auguro che Bisiach non creda questo;al mio paese un simile ragionamento si chiama PARANOIA.Mi auguro davvero che si tratti solo di disinformazione condita con un pizzico di arroganza.Quanto ai "tre barboni" la loro successiva identificazione è incontestabile.Naturalmente ci sono e ci saranno tanti "devoti al complotto" che negheranno anche l evidenza;come quel "ricercatore" inglese che sosteneva che l uomo nella tomba di Lee Harvey Oswald non era il vero Oswald ma un agente del KGB.Tanto fece che nel 1981 riesumarono la salma,e...sorpresa era propio Lee! Oggi il buon "ricercatore" (che ha fatto tanti bei soldini col suo libro)afferma che in realtà "LORO" hanno aperto la tomba prima dei periti e scambiato la testa del falso Oswald con quella del vero (immagino tenuta in frigo per l occasione per tutti quei 19 anni).per la serie "la fede non ha bisogno di prove"! P.S. la polizia di Dallas HA RESO NOTE LE IDENTITà DEI "BARBONI":ERANO ESATTAMENTE CHI DICEVANO DI ESSERE.
chiara77
00martedì 22 aprile 2003 19:06
d'accordo!
Va bene sig. Pugliatti. Come temevo vedo che il nostro è un dialogo tra sordi. Se vuole includermi nella lista dei paraonici che a quanto ho capito per lei comprende tutti tranne Warren e la maggioranza dei partecipanti di questo Forum, faccia pure. Non mi strapperò i capelli per questo anche se le dico che trovo le tesi di Bisiach e di Stone di gran lunga (non immagina quanto) più attendibili e più vicine alla realtà di quella a parer mio folle di Oswald unico assassino[SM=g27812]

Chiara
Federico Ferrero
00martedì 22 aprile 2003 20:00
Non è corretto...
... liquidare le questioni in questo modo, secondo me. Chi si avvicina a questo caso e vuole dire la sua dovrebbe mostrarsi almeno intenzionato a documentarsi seriamente (cosa che, mi permetto di intuire, non è nelle volontà di Chiara).
Si può dire quello che si vuole anche senza sapere nulla sul caso Kennedy (lo hanno fatto in tanti) ma, se non altro, bisognerebbe accorgersi che c'è qualcuno che, prima di scrivere certe cose, ha studiato.

Mi piacerebbe sapere su quali fatti si basano le convinzioni di Chiara, ma so già che le risposte sarebbero le solite: la testa che va all'indietro, il proiettile magico, l'autopsia pilotata, eccetera.

Del resto è inutile combattere contro false verità ormai incastonate nel cervello di milioni di persone.
Saluti
FF

[Modificato da Federico Ferrero 22/04/2003 20.01]

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