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MOTOGP 2012

Ultimo Aggiornamento: 11/11/2012 20:38
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Gran Premio del Qatar - Lorenzo brucia le due Honda; Rossi 10°

Primo Gran Premio dell'anno e primo trionfo griffato Jorge Lorenzo. Primo boccone amaro per il campione del mondo Casey Stoner, e prime conferme per Valentino Rossi: anche il 2012, così come il 2011, rischia infatti di trasformarsi in un incubo per il Dottore della Ducati.

L'asfalto di Losail esalta dunque la tecnica di Lorenzo e soprattutto una Yamaha partita coi fari spenti, ma capace di piazzare la zampata vincente nel momento decisivo della corsa. Il semaforo verde, infatti, vede scappare via Pedrosa, raggiunto immediatamente da uno Stoner che impiega poi poche curve per prendere saldamente il comando. L'australiano azzanna immediatamente l'asfalto e vola via guadagnando oltre tre secondi di vantaggio sul duo Pedrosa-Lorenzo, impotente e rassegnato a giocarsi le briciole del campione del mondo. Alle loro spalle la sorprendente coppia formata da Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow: una sfida in famiglia, bellissima ed elettrizzante che si concluderà solamente nel finale col successo del britannico, quarto sotto la bandiera a scacchi.

La gara non sembra regalare grandi scossoni tra le prime posizioni, ma nel finale le gomme di Stoner cominciano a fare i capricci. L'australiano perde decimi su decimi e subisce il prepotente ritorno di Pedrosa e Lorenzo che impiegano pochi giri a superarlo. Pedrosa sembra poter reggere il confronto con il connazionale della Yamaha, ma Lorenzo imprime un ritmo indiavolato negli ultimi due giri andando a conquistare i primi 25 punti stagionali. Un successo meritato su una pista da sempre favorevole a Stoner (quattro vittorie nelle ultime cinque edizioni per l'australiano, ndr).

Alle spalle di Dovizioso, quinto, si piazza Nicky Hayden, mentre l'altra Ducati ufficiale chiude decima. Partenza disastrosa per Valentino Rossi che naviga costantemente nelle retrovie senza mai dare l'impressione di poter lottare per qualcosa di più. Il Dottore, in realtà, ringrazia anche il ritiro di Abraham e la serata storta di uno Spies (11°) in grande difficoltà. A oggi, il Mondiale è solo un miraggio per il nove volte campione del mondo. Un affare che, quasi sicuramente, vedrà impegnati esclusivamente tre piloti: Stoner, Lorenzo e Pedrosa. A tutti gli altri, Rossi in primis, solamente l'illusione di giocarsi le briciole che lasceranno per strada questi tre.


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29/04/2012 21:49
 
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Gran Premio di Spagna - Stoner trionfa nella tana di Lorenzo
L'australiano vince il GP di Spagna precedendo sul traguardo Jorge Lorenzo. A Jerez, Pedrosa completa il podio davanti a Crutchlow e Dovizioso. Rossi risale fino alla nona posizione
Stesso podio del Qatar, ma Jerez inverte i primi due piloti. Stoner batte Lorenzo, mentre Pedrosa si accontenta di salire ancora una volta sul gradino più basso del podio. Molto bene le due Yamaha Tech 3 con uno spumeggiante Cal Crutchlow davanti ad Andrea Dovizioso.

Male, ma non è una novità, le due Ducati. Nicky Hayden, dopo un avvio spavaldo in cui l'americano riesce a restare aggrappato alle prime posizioni, crolla nella seconda parte della gara chiudendo all'ottavo posto, proprio davanti al compagno di squadra Valentino Rossi.

Vittoria a sorpresa quella di Stoner, proprio perché maturata su una pista da sempre poco gradita all'australiano e terra di conquista dei vari Lorenzo e Pedrosa. I due spagnoli, dopo aver dominato nelle qualifiche, arrivano al semaforo verde come grandi favoriti anche perché Stoner fatica nel resto del gruppo. Ma l'australiano studia gli avversari e, una volta guadagnata la testa della corsa, non la lascerà più fino alla bandiera a scacchi nonostante il disperato tentativo di ritorno di un Lorenzo a cui però non riesce la stessa rimonta messa in pratica a Doha.

Vittoria meritatissima del campione del mondo, al primo successo a Jerez, per un mondiale bellissimo e apertissimo. Ennesimo weekend 'no' per la Ducati che nelle qualifiche si era illusa col terzo posto di Hayden, ma che si ritrova a dover digerire un'altra gara altamente al di sotto delle aspettative di inizio stagione. Rossi leggermente meglio - ma era veramente difficile far peggio - rispetto alle qualifiche, ma i 34" da Stoner a fine gara (per non parlare dei sei rimediati dal compagno di squadra Hayden) sono l'ennesima pugnalata a tutti i cuori dei tifosi ducatisti e del Dottore.


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Gran Premio del Portogallo - Razzo Stoner su Lorenzo. Rossi è 7°
All'Estoril uno stratosferico Casey Stoner domina dall'inizio alla fine e coglie la seconda vittoria consecutiva in questa stagione. Alle sue spalle troviamo Lorenzo e Pedrosa. Quarto posto per Dovizioso, settimo Valentino Rossi. Con questo successo Stoner è il nuovo leader del mondiale
Un dominio. Dalla prima curva sino al rettilineo finale, Casey Stoner mostra la solita superiorità disarmante ed ottiene la seconda vittoria consecutiva in tre gare mostrando che, nonostante i dolori al braccio e le presunte voci di ritiro, il più veloce e il più forte in pista è sempre lui. Semplicemente perfetta la gara del campione del mondo in carica che con una splendida partenza ha preso la testa della gara e poi l'ha tenuta con autorità non permettendo mai a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa di insidiarlo. Con questo successo il numero 27 si prende anche la leadership nel mondiale scavalcando di un punto proprio Lorenzo, che ha spinto al massimo e le ha provate tutte per insidiare l'australiano che però non ha mai perso la bussola ed ha vinto con oltre un secondo di vantaggio sul maiorchino.

Alle spalle di Stoner, Lorenzo e Pedrosa (che all'Estoril ha festeggiato il 100esimo podio in carriera) c'è il solito vuoto nel quale però emerge un italiano Andrea Dovizioso sempre più a suo agio con la Yamaha Tech 3 e che riesce a spuntarla con una gara tutta cuore sul compagno di marca Cal Crutchlow. Notizie tutto sommato confortanti anche per Valentino Rossi (7°) che, per la prima volta in questo 2012, riesce ad essere la prima delle Ducati a l traguardo battendo Barbera e il compagno di squadra Hayden. Il Dottore ha guidato in maniera costante non riuscendo però mai ad impensierire Alvaro Bautista che ha concluso al sesto posto con la Honda del team Gresini.

PRONTI-VIA ED E' SUBITO STONER - Scattato dalla pole position Casey Stoner parte subito alla grande e alla prima curva, complice anche una mezza imbarcata di Dani Pedrosa, riesce a girare davanti a Lorenzo, Pedrosa. L'australiano è subito indiavolato e lancia subito un segnale agli avversari diretti chiudendo il primo giro con un secondo abbondante di vantaggio su Lorenzo. Sembrano esserci le premesse perché Casey scappi ma Lorenzo, nonostante qualche problema alla frizione, riesce ad impedire che ciò accada e riesce a rimanere agganciato al 27 e a riportare il gap sull'australiano a meno mezzo secondo. Ogni volta che però Lorenzo sembra in grado di poter insidiare Casey, l'australiano dell'HRC riesce a respingere l'assalto aprendo la manetta del gas e ricacciando a debita distanza Jorge Lorenzo che, al penultimo giro, si arrende e csi tiene stretto il secondo podio stagionale dopo quello ottenuto sette giorni fa a Jerez.

L'ALTRA GARA LA VINCE DOVIZIOSO - Alle spalle dei tre extraterrestri a sorridere è Andrea Dovizioso che, per la prima volta in questa stagione, riesce a precedere il suo compagno di squadra Cal Crutchlow che si deve accontentare della quinta posizione. Progressi importanti anche per Bautista con la Honda del Team Gresini che si prende il lusso di rifilare cinque secondi a Rossi che può sorridere per essere riuscito a battere i suoi compagni di marca Barbera (10°) e Hayden (11°). Il nuovo assetto sembra aver dato i suoi frutti però il distacco dai migliori (ben 26") fa capire che per lottare per le prime cinque posizioni e magari per il podio manca ancora tanto. Chi invece non riesce a sfruttare proprio il potenziale della sua moto è Ben Spies che ha concluso all'ottavo posto sorpassando solamente al fotofinish il rookie Stefan Bradl. Che cosa sia successo a Elbowz in questo inverno è davvero un mistero. Una cosa è certa se continua così la Yamaha ufficiale può scordarsela nel 2013.


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Gran Premio di Francia - Lorenzo super, Rossi mostruoso: è 2°
Sull'asfalto bagnato di Le Mans risorgono Valentino Rossi e la Ducati. Il Dottore centra il migliore risultato in sella alla Desmosedici dopo una gara tutta in rimonta, fatta di sorpassi e conclusa davanti a Stoner. Più forte del numero 46 solamente Lorenzo che vince e torna in testa al mondiale
Fino a questa mattina il ritiro di Casey Stoner alla fine della stagione era la vera notizia che trapelava da questo weekend a Le Mans. Dopo questa gara però tutto passa in secondo piano e i riflettori sono tutti puntati su Valentino Rossi che, sull'asfalto bagnato, dimostra di essere ancora un super fuoriclasse nonostante i 32 anni e una moto poco competitiva rispetto alla concorrenza. Con una Desmosedici GP12 finalmente veloce in queste condizioni estreme il nove volte campione del mondo si scrolla di dosso la frustrazione e trova il miglior risultato del suo biennio in Ducati, un secondo posto al termine di una gara in costante rimonta fatta di sorpassi, di scarenate e di giri veloci. Una gara old style chiusa beffando il rivale di sempre proprio quel Casey Stoner, che con le gomme finite non è riuscito a difendere il secondo posto in classifica alle spalle di un Jorge Lorenzo semplicemente favoloso, capace di guidare in maniera magistrale di un asfalto infame e di arrivare al traguardo con un distacco abissale sugli avversari. Anche la seconda vittoria stagionale del maiorchino e il ritorno in vetta alla classifica generale passano in secondo piano rispetto alla rinascita di Valentino, la migliore notizia per Ezpeleta, la Dorna e anche per tutti i team ufficiali che sono alla ricerca di un pilota capace di arrivare ancora molto veloce.

LORENZO SCAPPA, VALENTINO RIMONTA - Memore di un warm up molto convincente (chiuso col 4° tempo assoluto a pochi decimi da Crutchlow) e del bel risultato centrato lo scorso anno proprio su questo tracciato (dove un anno fa era arrivato l'unico podio in Ducati), Valentino Rossi parte alla grande e dopo la prima curva è già quinto alle spalle di Pedrosa, Stoner, Lorenzo e Dovizioso. Dopo metà giro però a prendere la testa della corsa è Jorge Lorenzo che supera in una chicane sia Pedrosa che Stoner e si impossesa del primo posto che manterrà fino al traguardo. Pedrosa, uno che sul bagnato ha sempre dimostrato di essere a suo agio, esce ben presto dalla contesa e in un paio di giri scivola addirittura al sesto posto mentre Rossi continua a fare paura e al terzo giro è già sul podio dietro a Lorenzo e Stoner. Un podio che profuma di vintage e che non può che esaltare tutti gli appassionati di motociclismo italiano e non. Valentino continua a guidare in maniera magistrale ma subisce comunque il ritorno della coppia Tech 3 Dovizioso e Crutchlow che a metà gara lo superano e lo fanno retrocedere al quinto posto. Sembra l'inizio della fine per Rossi che però ha la tenacia di resistere e di rispondere prima il pilota britannico (che scivola al 18esimo giro e arriverà al traguardo in ottava posizione) e poi anche Dovizioso (che scivolerà a tre giri dalla fine ed arriverà 7° al traguardo), sorpassato alla grande all'interno a metà del 18esimo giro.
STONER ARRANCA, ROSSI E' SECONDO - Valentino è sul podio e già così la sua gara è da considerarsi strepitosa però il suo obiettivo è quello di riacciuffare Stoner che è vittima di un calo di gomme devastante e perde decimi su decimi. Rossi rosicchia margine e a due giri dalla fine è proprio francobollato alla HRC del campione del mondo in carica. Il duello è serrato Rossi ci prova nella esse ma arriva troppo lungo e così decide di giocarsi il tutto per tutto nell'ultimo giro: mossa giusta perché Rossi svernicia Casey con un sorpasso pulito e da manuale sorpassa l'australiano ed ottiene un secondo posto che ha dell'incredibile. Mai come oggi si può dire che i vincitori sono due: Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Il passato, il presente e il futuro della MotoGp.


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03/06/2012 15:45
 
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Gran Premio di Catalogna - Lorenzo domina, Stoner solo 4°
Jorge Lorenzo non si lascia sfuggire il Gran Premio di casa ed ottiene il terzo successo stagionale, il secondo consecutivo. Sul podio con lui Pedrosa e Dovizioso. Giù dal podio per la prima volta Stoner che è quarto. Rossi chiude al 7° posto
Sono passate solamente cinque gare ma sembra già che il mondiale abbia trovato un padrone indiscusso: Jorge Lorenzo. Il fuoriclasse della Yamaha in questo momento non ha rivali e lo ha dimostrato andando a cogliere la 41esima vittoria in carriera, la terza di questa stagione e la seconda consecutiva. Un successo da fuoriclasse assoluto: da parte di un pilota mentalmente tenace, che dà l'impressione di potersi gestire e poi piazzare la zampata che gli permette di arrivare primo quando e come vuole. La gara di oggi ne è stata la testimonianza, Jorge ha giocato al gatto col topo con Pedrosa facendolo sfogare, andando a recuperare nonostante un errorino a metà gara e sorpassandolo a tre giri dalla fine sfruttando un errore di Dani. Se Lorenzo sorride, può essere molto contento anche Andrea Dovizioso che ottiene il primo podio stagionale con la Yamaha clienti e si prende il lusso di arrivare davanti a un Casey Stoner irriconoscibile e che per la prima volta dal 3 aprile del 2011(Gp di Jerez) non sale sul podio. L'impressione è che, nonostante la pole e la serenità apparente, Stoner dall'annuncio di Le Mans non sia più il cannabile che si è visto da quando l'australiano è arrivato in HRC. E Rossi beh, il Dottore è stato buon profeta, dopo le qualifiche aveva detto che poteva puntare al settimo posto e proprio settimo è arrivato. Valentino è stato ancora una volta il miglior pilota Ducati, però il distacco di 17 secondi sui primi fa capire che la strada è ancora in salita.

PEDROSA CHE PARTENZA, STONER INDIETRO - Casey Stoner scatta dalla pole position ma allo spegnimento del semaforo non è più il reattivo e si fa superare in rettilineo da cinque piloti nell'ordine: Pedrosa, Lorenzo, Dovizioso e Crutchlow. Pedrosa


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17/06/2012 15:29
 
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Strepitoso Lorenzo, crisi nera per Vale Rossi
Trionfo di Lorenzo a Silverstone. Lo spagnolo gestisce al meglio partenza, rimonta e vittoria superando un sempre più spento Stoner e Pedrosa. Giù dal podio Bautista mentre Crutchlow si esalta e chiude settimo. Fallimento totale in casa Ducati con Rossi che opta per la dura al posteriore ed è nono
TERZO SUCCESSO CONSECUTIVO PER LORENZO - Gara perfetta, da incorniciare, per Jorge Lorenzo. Lo spagnolo si esalta anche a Silverstone, conquistando il terzo successo di fila e confermandosi sempre più leader del mondiale. Poco da dire, Lorenzo azzecca, a differenza di altri, la scelta gomme, l'assetto, e interpreta alla perfezione una gara facile solo all'apparenza. Le temperature aumentano e Silverstone diventa un trappolone nel qualche solo intelligenza e freddezza riescono a evitare un'incredibile caduta (chiedere a Valentino Rossi e Casey Stoner). Lorenzo non sbaglia niente e dimostra di essere il numero uno e di meritare questa striscia di successi e soprattutto la testa della classifica. Il resto della tribù non può che fermarsi a guardare.

SEMPRE PIU' SPENTO STONER, LA MORBIDA LO TRADISCE - Poteva trasformarsi un una sorta di riscatto, ma Silverstone si è invece rivelata l'ennesima mezza delusione per Casey Stoner, ormai la copia non proprio perfetta dell'indomabile leone Honda. L'australiano si è ormai tolto il casco e proprio la Honda comincia a cercare il giusto sostituto (Marc Marquez?). In poche parole, stagione compromessa e Stoner ancora una volta protagonista di una gara spenta, nata bene e chiusa nel peggiore dei modi, rischiando addirittura il secondo posto. Discutibile e decisiva la decisione di Stoner e della Honda di montare la gomma morbida nell'anteriore. Lo stesso australiano a fine gara esprime tutta la sua delusione e ammette la difficoltà nel tenere in pista la moto. Eppure Casey Stoner parte bene, riuscendo ad approfittare già nei primi giri dell'errore di Spies per portarsi al comando della gara. Bellissimo poi il duello con Lorenzo, durato neanche un giro ma unico vero spunto ed emozione vera di una solita gara di MotoGp.

LORENZO AL COMANDO, PERDE QUOTA BAUTISTA, SI ESALTA CRUTCHLOW - Ci mette poco Lorenzo a mettere le cose in chiaro. Lo spagnolo parte con prudenza, gestisce i primi giri per poi affondare il colpo bruciando Casey Stoner per la fuga definitiva. Tutto facile contro una Honda senza gomme e senza tenuta. Dietro invece perdono posizioni Spies e Bautista, partito in pole. Rimonta Pedrosa che al termine della gara rischia addirittura di beffare il compagno di squadra Stoner per la piazza d'onore. Chi si esalta e soprattutto esalta il pubblico è Crutchlow, partito con una caviglia mal messa e protagonista di una gara strepitosa e tutto cuore per il settimo posto finale. Delusione invece per Dovizioso che scivola nel momento migliore per poi chiudere la gara in penultima posizione.

DISASTRO DUCATI, E ADESSO DI CHI E' LA COLPA? - Solo Valentino Rossi e la Ducati possono, forse, spiegare quanto successo o meglio trovare un senso a un vero e proprio fallimento. Il Dottore opta per la gomma dura nel posteriore. Scelta dettata dalla disperazione? Un erroraccio che trascina Valentino Rossi in decima posizione, poi nono a causa dei problemi di Barbera nel finale. Silverstone non concede margini di errore, è così in MotoGp come in Formula Uno ma un disastro simile non trova proprio nessun tipo di spiegazione. Attendiamo con ansia le dichiarazioni di Rossi, superato anche e soprattutto dal collega di squadra Nicky Hayden, messo dietro a forza nelle ultime gare. E questa non è certo una buona notizia...



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Vince Stoner, Lorenzo ko e Vale Rossi 13esimo
Casey Stoner torna a vincere e lo fa ad Assen. L'australiano chiude davanti al compagno di squadra Pedrosa. Dovizioso vince la sfida contro Spies. Colpo di scena al via con Bautista che stende Lorenzo. Valentino Rossi rientra ai box per poi tornare in pista e chiudere 13esimo
PARTENZA, VIA E SUBITO LORENZO A TERRA - Peggior partenza impossibile. Scattano le Honda, segue Lorenzo senza rischi e a stravolgere, o meglio a chiudere la gara ci pensa Bautista. Lo spagnolo sbaglia nella staccata e travolge il leader del mondiale Jorge Lorenzo. Un incidente evitabilissimo che fa infuriare la Yamaha e soprattutto permette alle Honda di fuggire via. Devastante il ritmo di Pedrosa in testa e Stoner in scia. Parte discretamente anche Valentino Rossi che grazie ai ritiri davanti si porta addirittura in quinta posizione.

HONDA IN FUGA, DUELLO SPIES-DOVIZIOSO - La gara senza Lorenzo è un noioso monologo Honda. Pedrosa e Stoner fuggono via lasciando il vuoto. Per il terzo posto si scatena la battaglia tra Andrea Dovizioso e Ben Spies. Tempo una decina di giri e finisce il "sogno" Ducati. Valentino Rossi comincia a perdere terreno e viene superato praticamente da tutti i piloti rimasti, soprattutto dal suo compagno di squadra Hayden, ancora una volta decisamente più in palla del Dottore.

PROBLEMI PER ROSSI, DOVIZIOSO PASSA SPIES - Finale tritissimo per Valentino Rossi. Il Dottore completa due, tre giri con i peggiori tempi su pista per poi rientrare ai box sconsolato. Tornato in pista Valentino termina la gara lontanissimo, al 13esimo posto. Soffre il compagno Hayden ma alla fine l'altro ducatista riesce a chiudere al sesto posto. Buona la prova di Crutchlow che si porta in quinta posizione. Nel finale Dovizioso vince il duello con Spies conquistando il gradino basso del podio.


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Gran Premio di Germania Finalmente Pedrosa, Stoner scivola e fa un assist a Lorenzo
Dani Pedrosa coglie la prima vittoria stagionale e si conferma ancora una volta il migliore su questo tracciato. La notizia però arriva da Stoner che getta al vento all'ultima curva con una scivolata un secondo posto certo e regala un secondo posto insperato a Lorenzo. Podio per Dovizioso, 6° Rossi
Stava profilandosi il weekend perfetto per la HRC in questo Gp di Germania. Dopo aver fatto il bello e il cattivo tempo nei turni di qualifiche, per il team ufficiale Honda stava profilandosi una splendida doppietta con Pedrosa e Stoner a monopolizzare il podio ed a rifilare ben 15 secondi a Jorge Lorenzo, mai così in difficoltà come su questo tracciato.

A squarciare però il quadro idilliaco ci ha pensato Casey Stoner che, proprio all'ultima curva prima del rettilineo del traguardo, nell'estremo tentativo di riavvicinare Pedrosa ha perso il controllo della sua Honda volando nella ghiaia e gettando al vento un secondo posto che avrebbe permesso all'australiano di staccare Lorenzo in classifica generale e tornare leader del mondiale.

Con questo errore clamoroso a ridere e tirare un sospiro di sollievo è stato proprio Jorge Lorenzo che conquista un secondo posto insperato e, ad otto giorni dalla delusione di Assen, torna in testa al mondiale con 20 punti di vantaggio su Stoner e 14 sul redivivo Pedrosa che ha all'ottava gara della stagione ha ottenuto la prima vittoria stagionale che mancava dal 2 ottobre 2011 (Gp del Giappone).

Se Pedrosa e Lorenzo sorridono, al settimo cielo è anche Andrea Dovizioso che si gode il secondo podio consecutivo (il terzo stagionale) e per l'ennesima volta arriva davanti a Ben Spies e al compagno di squadra Cal Crutchlow, che a sei giri dalla fine ha gettato al vento la possibilità, di salire sul podio con un dritto davvero da dilettante.

Bella gara anche per l'enfant du pais Stefan Bradl, campione in carica della Moto2 che ottiene un quinto posto insperato e si prende il lusso di battere Valentino Rossi protagonista di una bella rimonta dalla decima posizione e prima Ducati al traguardo.

PEDROSA PARTE FORTE, POI IL COLPO DI SCENA - Pronti via e Pedrosa parte subito alla grande e si prende la testa della corsa davanti a Stoner, Spies, Lorenzo e Dovizioso, capace di recuperare subito tre posizioni con una partenza sprint. Ben presto si capisce che la Honda ha un altro passo rispetto alla Yamaha e a Lorenzo che, complice un lungo di Spies al terzo giro, guadagna la terza posizione ma non riesce ad evitare che il margine su Stoner e Pedrosa salga in maniera vertiginosa.

La gara è spaccata in tre tronconi e le emozioni e i sorpassi si contano sulle dita di una mano: davanti Stoner prende la testa della corsa dopo due tornate e la mantiene fino al 17esimo giro quando lo spagnolo alla staccata dopo il rettilineo riesce a sverniciare il compagno di squadra e riprendersi il primo posto. Nelle retrovie invece la bagarre la fa Dovizioso che ingaggia una bella battaglia per il quarto posto con il compagno di marca Ben Spies e il compagno di squadra Crutchlow.

Tutto lascia profilare uno scenario definito per le prime tre posizioni quando accade quello che non ti aspetti: Stoner fa harakiri scivolando come un principiante a pochi metri dal traguardo e fa un regalo indiretto a Lorenzo e Pedrosa che ringraziano e lo scavalcano in classifica generale. Un'ingenuità davvero pesante in un mondiale così equilibrato dove gli errori si pagano a caro prezzo. Per fortuna che tra sette giorni si torna in pista , c'è il Mugello e viste le premesse attendiamoci nuovi colpi di scena.


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Lorenzo perfetto domina al Mugello, Pedrosa 2°
Il pilota della Yamaha domina sul circuito del Mugello. Lorenzo, in testa dalla prima curva, vince davanti a Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso. Quarto Bradl, quinto Valentino Rossi che si conferma primo ducatista. Malissimo Stoner, solo ottavo
..Jorge Lorenzo vince, anzi, stravince il Gran Premio d'Italia sul circuito del Mugello. Por Fuera rimedia alla mancata pole di ieri e domina la gara di oggi fin dalla prima curva. Secondo Dani Pedrosa che non riesce a tenere il ritmo del Campione del Mondo 2010. Sul podio un fantastico Dovizioso che ottiene il terzo podio consecutivo.

LORENZO VA VIA, PEDROSA NON TIENE - Pronti via e Jorge scappa. Non ce n'è, lo spagnolo ha una marcia in più rispetto a tutti gli altri, e dopo soli sei giri ha già due secondi di vantaggio su Pedrosa. Dietro invece si scatena la bagarre: Dovizioso e un sorprendente Stefan Bradl combattono per la terza posizione, poi Hayden, mentre Stoner arranca in sesta posizione. Rossi, dopo una partenza indecente che lo piazza 12°, inizia una bella rimonta che lo porta in poche tornate a superare Barberà e Spies, in un'altra giornata nera. Al nono giro Stoner supera Nicky Hayden, ma poco dopo va lunghissimo finendo nella ghiaia. Torna in pista in decima posizione, confermando un weekend difficilissimo. Bradl e Dovi si sorpassano più volte in terza posizione, mentre Rossi e Crutchlow continuano la loro rimonta e si portano in sesta posizione dietro ad Hayden.

LOTTA EMOZIONANTE PER IL TERZO POSTO - Davanti la gara si è già conclusa da tempo, con Lorenzo davanti a Pedrosa. La lotta per il terzo posto invece è accesissima. A tre giri dal termine Dovizioso supera Bradl, mentre dietro Hayden, Rossi e Crutchlow recuperano. All'ultimo passaggio Hayden prova il sorpasso su Bradl, ma va un po' lungo e viene passato da Valentino Rossi, che diventa quindi la prima Ducati all'arrivo, e Cal Crutchlow. Finisce quindi con Lorenzo davanti a Pedrosa, Dovizioso, Bradl e Rossi. Stoner in difficoltà chiude ottavo.

LORENZO PERFETTO, IL FAVORITO E' LUI - Fantastico Jorge Lorenzo. Al Mugello sembra fare un altro sport rispetto a tutti gli altri. Perde la pole, ma si rifà con gli interessi. Ora ha 19 punti di vantaggio in classifica mondiale su Dani Pedrosa, l'unico al momento che può combattere con Lorenzo. Stoner crolla, nel gran premio più complicato da quando è in Honda. Bene Dovizioso, al terzo podio consecutivo. Si salva Valentino Rossi, al miglior risultato stagionale sull'asciutto.


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Stoner, che show a Laguna! Rossi cade nel finale
Per il secondo anno consecutivo Casey Stoner vince a Laguna Seca precedendo Lorenzo e Pedrosa. Bel quarto posto per Dovizioso, male invece Valentino Rossi scivolato quando mancavano meno di due giri dalla fine ed era ottavo in classifica
..Quattro anni fa Laguna Seca era stato il teatro di uno dei duelli più belli della storia del motociclismo. Il sorpasso al limite dell'impossibile al Cavatappi con il quale Valentino Rossi riuscì a mettersi davanti all'australiano fu una perla da incastonare e tramandare alle generazioni. 48 mesi dopo lo scenario su questo tracciato così totuoso e così suggestivo è diametralmente opposto. Sì perché Stoner, lo sconfitto in quella battaglia rusticana, per il secondo anno consecutivo si conferma il re della Laguna: vincendo alla grandissima la gara, regalando spettacolo, battendo Lorenzo e Pedrosa e rilanciandosi in ottica di campionato. Rossi invece sulla pista che lo ha consacrato negli States tocca il fondo e per la prima volta in questo mondiale non arriva nemmeno a punto a causa di una brutta scivolata a due giri dalla fine proprio all'ingresso del Cavatappi. Un incidente senza conseguenze per il pilota, per fortuna, ma brutto arrivato ad una velocità folle, con la moto che si schianta sulle barriere e il pilota che scivola via sull'asfalto. Un segnale pessimo che sa quasi di canto del cigno per il legame fra il nove volte campione del mondo e la Ducati. Un rapporto che, salvo clamorosi colpi di scena, verrà annunciato già fra due settimane ad Indianapolis: l'offerta per tornare nel team ufficiale Yamaha è già arrivata e il Dottore dopo due anni tremendi tornerà sulla adorata M1, la moto con la quale il fuoriclasse di Tavullia ha firmato i suoi più bei capolavori.

LORENZO PROVA A SCAPPARE, STONER LO RIPRENDE E SE NE VA - Jorge Lorenzo, forte della pole position, scatta alla grande quando il semaforo si spegne e si mette davanti a Pedrosa e Stoner. I tre spingono subito al massimo e fanno subito il vuoto riuscendo quasi a rifilare un secondo a passaggio a Spies e a tutti gli altri piloti. Un ritmo da extraterrestri quello dei magnifici tre, l'ordine dei fattori cambia al terzo giro quando Stoner (unico dei piloti di testa con la soft al posteriore) svernicia il compagno di squadra Pedrosa e si lancia all'inseguimento di Lorenzo che però non molla e chiude tutti i varchi nei quali Stoner potrebbe incunearsi. Le posizioni restano ingessate, i sorpassi sul tortuoso tracciato si contano col contagocce e così l'unico colpo di scena da registare dopo metà gara è l'incredibile caduta di Ben Spies (quarto in classifica fino a quel momento) che all'ingresso del Cavatappi perde il controllo della sua Yamaha e finisce per le terre. Lorenzo e Stoner nel frattempo continuano a battagliare, il maiorchino prova ad andarsene ma un errorino al Cavatappi riavvicina l'australiano che al 20esimo giro, in uscita dal rettilineo, si sbarazza agevolmente di Lorenzo e si mette al comando. E' quello il momento chiave perché Stoner, una volta presa la testa della corsa non si volta più, allunga su Lorenzo e va a cogliere la quarta vittoria stagionale. Sorride anche Dovizioso che per l'ennesima batte il compagno di squadra Crutchlow ottenendo l'ennesimo ottimo risultato mentre Valentino Rossi si lecca le ferite ed esce da Laguna con una caduta brutta e una domanda per le vacanze: ha davvero senso restare ancora in Ducati? Fra 15 giorni ad Indianapolis sapremo la risposta.


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28/08/2012 09:17
 
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Pedrosa re di Indy, Dovi toglie il podio a Stoner
Secondo successo stagionale per lo spagnolo dell'Hrc che precede Lorenzo e un grande Dovizioso che si prende il quarto podio stagionale beffando uno Stoner stoico capace di arrivare quarto nonostante una gamba rotta. Chi non può sorridere è Rossi: settimo ma a 57" da Pedrosa
Dani Pedrosa estrae dal cilindro la gara perfetta e sull'insidioso tracciato di Indianapolis ottiene il secondo successo stagionale dopo quello ottenuto in Germania. Strepitosa la gara dello spagnolo dell'HRC che, dopo aver conquistato la pole position, ha vinto una corsa delle sue ottenendo la testa della corsa nei primissimi giri e poi arrivando al traguardo con un vantaggio abissale su Jorge Loreno e Andrea Dovizioso, al quarto podio stagionale.

Se Pedrosa vede avvicinarsi alla vetta del mondiale (22 punti di ritardo da Lorenzo) chi vede allontanarsi la leadership del mondiale è Casey Stoner che ha scritto comunque una delle pagine più belle di questa stagione ottenendo un quarto posto in rimonta con una gamba fratturata e dopo il peggiore incidente della storia del calcio. Vederlo gettare il cuore oltre l'ostacolo e guidare al massimo in condizioni così menomate fa male a tutti gli appassionati di motociclismo che dal prossimo anno dovranno fare a meno di un talento incredibile e di un pilota 'vero' come l'australiano.

Ennesima giornata da dimenticare invece per Valentino Rossi, che dopo l'annuncio dell'addio in Ducati ottiene solamente un settimo posto a quasi un minuto di ritardo dai migliori. Alla luce di questo risultato difficile non condividere la scelta del Dottore di lasciare la casa di Borgo Panigale e rientrare in Yamaha.

MONOLOGO PEDROSA, SPIES CHE IELLA - Lorenzo è l'unico pilota di testa che sceglie di partire con le gomme dure e la scelta in avvio non sembra essere tanto felice dato che Jorge è protagonista di una partenza da dimenticare (la moto gli si impenna due volte) e lo costringe a perdere tre posizioni in favore di Dovizioso, Pedrosa e Spies.

Proprio l'americano, anch'egli come Stoner ed Hayden protagonista di una brutta pericolosa nelle prove di sabato, è il vero mattatore della prima parte di gara: il texano supera Pedrosa dopo due curve e comanda la gara per i primi quattro giri fino a quando Dani non rompe gli indugi, svernicia Spies in rettilineo e si prende la prima posizione senza più mollarla. L'americano prova a restare incollato a Pedrosa ma l'ex campione della Superbike è costretto ad alzare la bandiera bianca per la rottura del motore. Ciò spalanca le porte per la seconda posizione a Lorenzo che però si accorge subito di non poter arrivare a prendere Pedrosa che inizia a inanellare giri veloci su giri veloci che allargano la forbice e gli permettono di arrivare al traguardo con un vantaggio confortante.

Alle spalle di due spagnoli ad animare la corsa è Stoner che, dopo una pessima partenza che lo costringe a retrocedere al settimo posto, supera Bautista e Bradl ed ingaggia una bella battaglia per il terzo posto con Dovizioso che la spunta solamente a tre giri dalla fine, quando il forlivese sorpassa nel guidato l'australiano e conquista il quarto podio di una stagione veramente da incorniciare.


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Pedrosa beffa Lorenzo, mondiale apertissimo. Rossi: 7°
Dani Pedrosa batte Lorenzo dopo una splendida bagarre. Secondo successo di fila per l'alfiere della HRC che ora è a 13 punti dal pilota della Yamaha. Terzo posto per Cal Crutchlow, al primo podio in MotoGp. Quarto Andrea Dovizioso soltanto settimo Valentino Rossi
Un mondiale chiuso riaperto in sette giorni. Potrebbe essere il nome di un romanzo ma è solo la splendida favola che sta vivendo Dani Pedrosa, che dopo lo splendido successo di Indianapolis di una settimana fa bissa la vittoria in Repubblica Ceca dopo un duello mozzafiato con Jorge Lorenzo che vede assottigliarsi il vantaggio in classifica generale. Ora il divario fra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa è solamente di 13 punti e vedendo la determinazione che ha messo l'alfiere della HRC in questa gara l'impressione è che il 26enne pupillo di Alberto Puig non sia mai stato così maturo, tenace e cosciente della propria forte.

LA VITTORIA DELLA SVOLTA - Per come è maturata questa vittoria può davvero essere la gara della svolta per Pedrosa. Il 26enne di Sabadell prima di questa gara aveva sempre vinto in un solo modo: prendendo la testa della corsa nei primi giri e staccando a suon di giri veloci gli avversari. Oggi invece ha vinto una gara al termine di una splendida bagarre, rispondendo a un attacco molto duro di Lorenzo all'ultimo giro e con un sorpasso all'ultima curva. La sensazione è che la fiducia incondizionata della Honda e l'uscita di scena di Stoner abbiano dato ulteriori motivazioni a Pedrosa che ora guarda con grande fiducia ad un finale di mondiale tutt'altro che chiuso. Per Lorenzo suona un mini campanello d'allarme: Por Fuera è al sesto secondo posto in campionato e sta ottenendo il massimo in ogni gara però non ha mai avuto un rivale così competitivo in carriera. Il duello è serrato e, se questo sono le premesse, il finale di questo campionato di MotoGp è tutto da seguire.

CRUTCHLOW PRIMO PODIO, ROSSI ARRANCA - Questo Gran Premio della Repubblica Ceca ha però un gusto speciale anche per Cal Crutchlow che, a due giorni dal rinnovo con il team Yamaha Tech 3, conquista il primo podio in MotoGp della sua carriera arrivando davanti al compagno di squadra Andrea Dovizioso. Chi invece non può proprio sorridere è Valentino Rossi che, dopo delle prove incoraggianti e un warm up sul bagnato sopra le righe, in gara non è riuscito ad ottenere nient'altro che un settimo posto.

DUELLO MOZZAFIATO - Jorge Lorenzo parte a fionda e prende subito la testa della corsa con Pedrosa alle sue spalle a tallonarlo. La sensazione è che Por Fuera ne abbia di più però Dani resta tallonato alla M1 numero 99 martellando un ritmo veramente impressionante. Alle spalle dei due battistrada troviamo Crutchlow, Dovizioso e Rossi che, nei primi giri, accusa dei problemi con l'olio in uscita dalla marmitta e a metà gara subisce il ritorno di Bradl e Bautista che lo sverniciano senza colpo ferire e relegano il pesarese al settimo posto. La gara si infiamma al 12esimo giro quando Pedrosa rompe gli indugi e con una staccata violentissima prende la testa della corsa. Il pilota della HRC prova ad alzare il ritmo per scrollarsi di dosso Lorenzo che però resta francobollato a Dani. La battaglia si infiamma nell'ultimo giro: Lorenzo nel tornantino in discesa sorpassa Pedrosa con un sorpasso splendido ma molto duro, sembra l'assalto decisivo ma Pedrosa non ci sta e all'ultima curva infilza il numero 99 in accelerazione e si prende la seconda vittoria di fila in una settimana. La settimana in cui Pedrosa ha riaperto il mondiale di MotoGp.


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16/09/2012 17:12
 
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Lorenzo vede il Mondiale, incubo Pedrosa: Rossi 2°
Gara incredibile a Misano: Pedrosa out subito buttato fuori da Barbera alla seconda curva spalanca le porte al successo di Jorge Lorenzo che vince davanti a Valentino Rossi che torna sul podio sulla gara di casa. Gode anche il team Gresini: Bautista terzo davanti a Dovizioso
Guardando al podio non puoi non pensare che il circuito di Misano da quest'anno sia intitolato proprio a Marco Simoncelli. Primo Lorenzo poi sul podio al fianco di 'Por Fuera' l'amico del cuore di Marco sulle piste Valentino Rossi, al miglior risultato con la Ducati, ed Alvaro Bautista, con la Honda del team Gresini: la squadra con la quale fino all'anno scorso correva proprio il Sic. Un risultato impensabile solamente alla vigilia, un epilogo che è carico di magia ed è scritto nel destino.

PEDROSA SUBITO OUT, LORENZO HA IL MONDIALE IN TASCA - In questo epilogo da libro cuore c'è un pilota che maledice questo weekend: Dani Pedrosa, che a Misano ha probabilmente perso la chance di vincere il mondiale. Domenica da buttare per l'alfiere della HRC che è dovuto scattare dall'ultima casella della pit lane per un problema alla termocoperta che si è impigliata sulla ruota anteriore della sua Honda. Già questo segnale faceva intuire come la gara di Dani fosse tutta in salita ma a complicarla ci ha pensato dopo poche curve: Hector Barbera che ha tamponato con la solita manovra sopra le righe il povero centauro iberico spalancando le porte del successo e anche del titolo iridato di Jorge Lorenzo.

ROSSI PARTENZA MOSTRUOSA E CHE PROGRESSIONE - Detto dello psicodramma di Dani Pedrosa la gara ha visto Jorge Lorenzo dominare dall'inizio alla fine la gara e un insolito Valentino Rossi che ha fatto la gara migliore del suo biennio in Ducati. Scattato insolitamente alla grande dallo start, il Dottore ha sorpreso tutti per il ritmo costante che è riuscito a mantenere con la sua Ducati Demosedici mai così stabile e convincente sull'asfalto asciutto di Misano. Le modifiche al telaio sembrano finalmente aver reso meno imbizzarito la Rossa di Borgo Panigale il resto ce lo ha messo Vale che ha condotto da fuoriclasse la gara rintuzzando gli attacchi di Bradl a metà gara e mantenendo gli otre 2" di vantaggio su Bautista nel finale. Una bella botta di vita per il Dottore, che ha mostrato di essere ancora un pilota capace di fare la differenza quando la moto è competitiva, e anche per la Ducati che finalmente inizia a vedere la luce in fondo al tunnel.

BAUTISTA-DOVIZIOSO: SI DECIDE AL FOTOFINISH - Se Rossi ha mandato in estasi Misano la vera battaglia è stata quella che ha visto protagonista Alvar Bautista e Andrea Dovizioso. A spuntarla è stata alla fine lo spagnolo che dopo aver rimontato Bradl, in evidente crisi di gomme dopo una prima parte di gara, trascorsa al terzo posto ha superato anche Dovizioso riuscendo poi a resistere al ritorno del forlivese che ha visto sfumare l'ennesimo podio stagionale per tre miseri millesimi. Primo podio in MotoGp per Baigas, un podio nel segno del Sic.


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01/10/2012 16:52
 
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Pedrosa re di Aragon, Dovi sul podio, Rossi 8°
Gara da dominatore di Pedrosa che vince davanti a Lorenzo e a Dovizioso che beffa il compagno di squadra Crutchlow. Gara in rimonta per Rossi che sbaglia al primo giro e si ritrova 21° ma con una buona rimonta riesce ad arrivare 8°
..Difficile non mangiarsi le mani se ti chiami Daniel Pedrosa e non ripensare a quel sciagurato tamponamento di Barbera a Misano che ha costretto l'alfiere della Honda al ritiro. Sì perché senza quello sciuguarato episodio il pilota della Hrc si sarebbe potuto giocare fino in fondo il mondiale con il connazionale Jorge Lorenzo che invece tira un sospiro di sollievo e si gode i 35 punti di vantaggio sull'ispiratissimo Dani di quest'anno. Incredibile anche oggi la gara del pilota spagnolo che dopo sei giri ha rotto gli indugi sverniciando Lorenzo e rifilando un distacco abissale a tutti. Sorride anche Dovizioso che, dopo due quarti posti consecutivi, torna sul podio da dove mancava da Indianapolis. Chi invece mastica amaro è Valentino Rossi che, dopo il secondo posto miracoloso di Misano, ha commesso un errore inusuale che lo ha costretto ad un dritto che lo ha costretto a rientrare all'ultimo posto. Peccato perché senza quella leggerezza Vale avrebbe potuto fare molto meglio dell'ottavo posto.

VALE SBAGLIA, PAURA PER HAYDEN - Allo start partenza irresistibile di Lorenzo che sembra avere la chance di potersene andarsene ma Pedrosa è in giornata di grazie e con due giri veloci ritorna subito alle calcagna di Jorge. Nel frattempo nelle retrovie il pasticcio lo combina Valentino Rossi che, alla curva prima della conclusione del primo giro, prova sorpassare Rea dove non c'è spazio e dopo un contatto è costretto ad un lungo dritto che lo fa rientrare in ultima posizione. Che non sia uan domenica felice per la Ducati lo si capisce anche quando Hayden in una variante perde il controllo della sua Ducati e per non mollare la moto finisce contro le barriere facendo un brutto volo che per fortuna non gli ha provocato alcun problema fisico. Al sesto giro la svolta: Pedrosa rompe gli indugi e svernicia Lorenzo in staccata e si intuisce subito che ha la chance per poter scappare via. Lorenzo, infatti, si rende subito conto di non avere la forza per andare a prendere la Honda e dopo un sbacchettata da brividi alla esse preferisce accontentarsi del secondo posto. Nel frattempo Rossi si sbarazzza in pochi giri di tute le CRt e si piazza all'ottavo posto a otto secondi però dalla Honda di Jonnhy Rea.

DOVIZIOSO BEFFA CRUTCHLOW - Con le posizioni definite: l'unica posizione da definire resta il terzo posto fra Dovizioso, Crutchlow e Spies. Alla fine a spuntarla è il forlivese che sfrutta il calo di gomme dell'americano e poi è bravo a rintuzzare tutti gli attacchi del compagno di squadra. Sesto podio per l'italiano che si conferma su alti livelli.


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14/10/2012 14:48
 
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Pedrosa irresistibile, a Motegi la 5a meraviglia
Anche a Motegi Dani Pedrosa riesce a sconfiggere Jorge Lorenzo e rosicchia altri cinque punti a Por Fuera che ora con tre gare dalla fine vede ridursi a 28 punti il gap dal numero 26 della Hrc. Terzo posto per Bautista che precede Dovizioso e Stoner, solo settimo Vale Rossi con la Ducati
Dani Pedrosa non la smette più di fare il fenomeno e sul tracciato di casa della Honda ottiene il quinto successo di questa fantastica stagione. Un successo che suona come l’ennesimo campanello d’allarme per Jorge Lorenzo che come ad Aragon deve accontentarsi del secondo posto: un risultato che non lascia tranquillo ‘Por Fuera’ che con tre gare dalla fine della stagione ha solo 28 punti di vantaggio. Con 75 punti ancora a disposizione Por Fuera non può dirsi completamente tranquillo anche perché, se finora Lorenzo tranne ad Assen ha sempre centrato il primo o il secondo posto, l’imprevisto può essere sempre dietro l’angolo e visto lo stato di grazia del pacchetto Honda-Pedrosa la rimonta non è affatto da escludere.

In una gara che ha visto ancora una volta Dani e Por Fuera fare il bello e il cattivo tempo e infliggere distacchi oceanici alla concorrenza da applaudire c’è il terzo posto di Alvaro Bautista che festeggia al meglio il fresco rinnovo con il team Gresini ottenendo il secondo podio stagionale in MotoGp. Iellato Crutchlow, che è stato tradito dal motore della sua Yamaha proprio all’ultimo giro, il quarto posto va ad Andrea Dovizioso che rosicchia altri punti a Casey Stoner che, al rientro, chiude al quinto posto una gara non semplice vista la scarsa autonomia fisica del campione del mondo in carica. Settimo posto per Valentino Rossi, che a Motegi si conferma la migliore delle Ducati in pista ma che non riesce proprio a fare di più per riuscire a battagliare con le Yamaha e Honda, ancora una volta nettamente più competitive.

PEDROSA ROMPE GLI INDUGI A META’ GARA – Nell’ennesima gara da sbadigli, impossibile non definirla tale visto che i sorpassi contati sono stati non più di cinque in tutta la gara e le emozioni col contagocce, Lorenzo parte alla grande allo start e si prende la testa della corsa davanti a Pedrosa, Spies, Crutchlow, Stoner e Bautista. La gara del texano della Yamaha però dura lo spazio di un giro perché va dritto alla curva dopo il rettilineo finendo per l’ennesima volta con un ritiro prematuro. Lorenzo sembra averne di più nella prima parte di gara e Pedrosa nelle prime battute sembra avere difficoltà a tenere il ritmo del numero 99 della Yamaha. E’ però un impressione che dura poco perché Pedrosa inizia a risalire la china e già dal quinto-sesto giro si incolla ai tubi di scarico della M1 del leader del mondiale. Dietro Crutchlow sembra non avere troppe difficoltà a gestire la terza posizione anche perché Stoner non ha la forza nemmeno di restare incollato a Bautista che si issa al quarto posto e inizia l’inseguimento al britannico della Yamaha Tech 3.

All'undicesimo giro la svolta della gara: Pedrosa in rettilineo svernicia Lorenzo e si porta al comando della corsa. La sensazione iniziale è che il maiorchino non abbia fatto nulla per respingere l’attacco di Dani e che sia una mossa di studio. Ma è una percezione sbagliata perché Pedrosa saluta tutti e a suon di giri sull’1”45 basso guadagna decimi su decimi e diventa irraggiungibile per Lorenzo. Con il primo e il secondo posto già ipotecati l’unica bagarre reale resta quella per il terzo posto fra Crutchlow e Bautista. Lo spagnolo del team Gresini a cinque giri dalla fine rompe gli indugi e sorpassa la M1 dell’inglese che prova a ribattere con un sorpasso all’interno il giro seguente ma deve arrendersi allo strapotere della RC212V di Batigas che ripassa davanti. Ci si prepara a un testa a testa all’ultimo giro fra i due ma proprio a poche curve dalla fine, il propulsore della Yamaha di Crutchlow cede permettendo a Dovizioso di issarsi a un insperato quarto posto che gli permette di portarsi a sole cinque lunghezze da Stoner, che chiude al quinto posto, e vede il suo terzo posto nel mondiale sempre più in pericolo.


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21/10/2012 21:14
 
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Gran Premio della Malesia: Il nubifragio blocca tutto tranne Pedrosa
Gara interrotta al 13esimo giro per un diluvio che ha trasformato il gp in una gara ad eliminazione. Queste condizioni estreme non bloccano però la marcia di Pedrosa che vince davanti a Lorenzo e Stoner. Quarto posto per Hayden, Rossi chiude quinto. Ritiro per Dovizioso e Spies. In classifica generale Pedrosa accorcia su Lorenzo ora sono 23 i punti da recuperare
Sepang è celebre per essere il tracciato degli acquazzoni. Verso le quattro del pomeriggio puntualmente la pioggia violenta fa capolino sul circuito malese trasformando le curve del Sepang International Circuit in una piscina a cielo aperto. La legge inesorabile è scesa implacabile anche sulla gara della MotoGp, corsa sul bagnato, ma interrotta a sei giri dalla fine per l’arrivo di un autentico nubifragio. Una gara vinta ancora una volta da Dani Pedrosa davanti a Jorge Lorenzo, che resta leader del mondiale, e al redivivo Casey Stoner. Un secondo posto che sa di benedizione per il maiorchino che era sembrato essere il più in difficoltà sulle condizioni estreme e che ha evitato con un prodigio una caduta proprio pochi istanti prima che la commissione gara esponesse la bandiera rossa che bloccasse la gara. Por Fuera in quell’istante ha rischiato di perdere in un sol colpo 20 punti e di pregiudicare la sua leadership nel mondiale. Con due gare da disputare il distacco di Jorge su Dani ora è di 23 punti, un margine ragguardevole anche se visto lo stato di forma incredibile dell'alfiere della HRC (che ha vinto la terza gara di fila, la sesta in questa straordinaria stagione) tutto può succedere. Anche se, pensare che Jorge abbia più problemi di oggi, è assai utopistico.

GARA AD ELIMINAZIONE – Detto del terzo posto di Casey Stoner, che non saliva sul podio dal Gran Premio ad Indianapolis, nei 13 giri di Sepang si sono viste soprattutto delle scivolate, per lo più innocue ad eccezione di quella di Ben Spies che ha rimediato un duro colpo alla scapola, che hanno tolto di mezzo oltre allo sfortunatissimo texano anche Dovizioso, Crutchlow, De Puniet, Bradl e Silva. Ha rischiato di cadere anche Valentino Rossi, protagonista al nono giro di un dritto, che non gli ha impedito però di chiudere al quinto posto alle spalle del compagno di squadra Nicky Hayden, che a Sepang trova il miglior risultato della stagione.
LORENZO SCAPPA MA CON PEDROSA NON CE N’E’ – Allo start il più lesto di tutto sul rettilineo bagnatissimo del tracciato malese è Jorge Lorenzo che sembra poter prendere subito un buon margine e chiude il primo giro con un secondo di vantaggio di Pedrosa. Alle spalle Stoner sfrutta la partenza deficitaria di Dovizioso e si issa in terza posizione alle spalle di un volitivo Valentino Rossi che in pochi metri riesce a recuperare la bellezza di 6 posizioni. Lorenzo continua a premere ma Pedrosa non molla e a suon di giri veloci si riporta a contatto con Dani Pedrosa. Altro pilota in risalita nella prima fase di gara è Andrea Dovizioso che in due giri sorpassa quattro piloti fra cui Valentino Rossi riportandosi al quarto posto alle spalle di Casey Stoner. La rimonta del forlivese si blocca all’ottavo giro quando l’asfalto lo tradisce e la sua Yamaha M1 finisce sulla ghiaia. Non è l’unico a fare questa fine perché in pochissimi giri anche Spies, Bradl, De Puniet e Silva lo imitano. Chi invece non sbaglia nulla è quel marziano di Dani Pedrosa che al decimo giro rompe gli indugi, e come successo ad Aragon e a Motegi, svernicia con una staccata violenta ma magistrale Lorenzo prendendosi di forza la testa della corsa. Lorenzo non ha la forza di rispondere e in due giri Pedrosa ha già tre secondi sul maiorchino che arranca sull’asfalto sempre più bagnato. La pista sembra davvero inaffrontabile e al 13esimo passaggio, dopo una segnalazione di Lorenzo, i commissari bloccano la gara. Si intuisce subito che non ci siano le condizioni per riprendere la gara anche se per una decina di minuti i responsabili dell’Irta sembrano intenzionati a far ripartire i piloti per una gara di soli sette giri. Dal cielo però piove acqua a catinelle e alle 17.15 locali (le 11.15 in Italia) viene annunciata la notizia della sospensione della gara che consegna a Pedrosa il primo successo in MotoGp sul bagnato e tiene viva la lotta per il titolo iridato.


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Gran Premio dell'Australia - Harakiri Pedrosa, Lorenzo è campione del mondo!
Colpi di scena a non finire a Phillip Island dove vince Casey Stoner come previsto ma Jorge Lorenzo si laurea campione del mondo in virtù del secondo posto e della caduta di Dani Pedrosa, che al secondo giro perde il posteriore ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Per il maiorchino si tratta del secondo titolo iridato nella classe regina, il terzo in carriera. Solita gara per Rossi che è 7°
Phillip Island è senza ombra di dubbio la pista più bella dove correre in moto. Praticamente non c’è pilota che non sia entusiasta correre e vincere qui. Questo tracciato ha qualcosa di magico ed è stupendo che in questo paradiso dei motociclisti finisca con Casey Stoner sul gradino più alto del podio, con una vittoria che corona al meglio una carriera tanto breve quanto fenomenale, e Jorge Lorenzo al secondo posto a festeggiare il secondo titolo mondiale in MotoGp.

Se la sesta vittoria sul tracciato australiano di Casey Stoner, dopo la devastante superiorità mostrata nelle libere del venerdì e nel sabato di qualifiche, non fa troppa notizia sorprende vedere Jorge Lorenzo vincere il mondiale con una gara d’anticipo il titolo iridato. Un trionfo che è stato servito su un piatto d’argento dal clamoroso passo falso di Dani Pedrosa che al secondo giro, mentre era davanti a tutti, ha commesso un errore davvero ingenuo finendo largo sullo sporco in una curva lenta, perdendo l’anteriore e gettando al vento l’ultima chance di tenere vivo il mondiale.

Un errore grave che i maligni non potranno non definire come l’ennesima defaiance di un pilota che quando ha in mano la possibilità di ottenere qualcosa di importante fallisce miseramente. Un errore che costringe Dani al ritiro e che chiude di fatto la gara regalando a Stoner la passarella davanti a 90.000 australiani, accorsi per dare il loro tributo a un fenomeno assoluto del motociclismo che a 27 anni decide di farla finita e godersi la famiglia e gli affetti, e a Lorenzo di festeggiare la terza corona iridata: il titolo della maturità, ottenuto in maniera giudiziosa, da fine stratega: una qualità che l’impetuoso Por Fuera due-tre anni fa non aveva ma che è riuscito a sviluppare riuscendo a diventare un fuoriclasse vero, uno che a 25 anni è indubbiamente l’uomo di punta della categoria.

LA GARA: TUTTO IN DUE GIRI – Al semaforo verde Lorenzo scatta alla grande e riesce a mettersi davanti a tutti ma il primato dura poco perché Dani Pedrosa con un attacco preciso ed aggressivo riesce a salire in prima posizione. Lorenzo deve guardarsi anche dalla risalita impetuosa di Casey Stoner, che dopo aver perso allo start due posizioni, prima della fine del secondo giro svernicia in rettilineo brutalmente la M1 numero 99. Per Jorge sembra esserci i presagi per una gara in salita ma l’impressione dura giusto un paio di secondi perché Pedrosa alla curva 4 perde il davanti incappando in una scivolata che consegna il mondiale a Lorenzo e spegne le ambizioni di rimonta iridata. La gara praticamente finisce in quell’istante perché Stoner con la strada libera vola via disegnando traiettorie magiche e che solo lui riesce a fare mentre Lorenzo difende la seconda posizione con facilità sfruttando la maggiore superiorità sulla Yamaha clienti di Cal Crutchlow (che ottiene il secondo terzo posto della stagione). Lo spettacolo latita, Valentino langue in settima posizione, e così l’unica vera bagarre che si vede è quella per il quarto posto fra Dovizioso, Bautista e Bradl. La spunta il forlivese, al termine di uno scambio di sorpassi e contro sorpassi, che non riesce però a togliere del tutto l'attenzione del pubblico che ha occhi ed applausi solo per Jorge e Casey: i campioni più campioni di Phillip Island.


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Gran Premio di Valencia - MotoGP: cade Lorenzo, vince Pedrosa partendo dai box!
L'ultima gara della stagione 2012 della MotoGP regala grandi emozioni. L'asfalto mezzo bagnato e mezzo asciutto fa si che alcuni piloti partono con le gomme slick, altri con le rain. Ne viene fuori una gara ad eliminazione: cadono Lorenzo, Crutchlow, Bradl, Hayden. Vince Dani Pedrosa, partito dai box per cambiare la moto e prendere quella da asciutto. Rossi malissimo, solo decimo.
Gara rocambolesca quella di oggi sul circuito spagnolo di Valencia. Il circuito viscido, mezzo bagnato e mezzo asciutto, ha dato vita ad una gara vibrante, ricca di colpi di scena, e di cadute. Ne approfitta Dani Pedrosa, partito dai box e arrivato primo con un vantaggio abissale su tutti. Jorge Lorenzo finisce in terra mentre era in testa, Rossi in caduta libera undicesimo, Sul podio quindi salgono Katsuyuki Nakasuga, sostituto di Ben Spies che approfitta delle condizioni odierne nel migliore dei modi, e Casey Stoner, all’ultimo podio della carriera. Ma passiamo subito all’analisi della gara.

JORGE LORENZO SCEGLIE LE SLICK – I piloti si posizionano sulla griglia di partenza e clamorosamente "Por Fuera" cambia gomme. Lo spagnolo sceglie di montare le slick su un asfalto umido, quasi bagnato. Anche Bradl, Nakasuga e Pirro seguono la scelta del Campione del Mondo 2012, mentre tutti gli altri continuano con gli pneumatici da bagnato.

ANCHE PEDROSA CAMBIA PRIMA DEL VIA – Dopo il giro di ricognizione entrano ai box Pedrosa, Hayden Crutchlow e Bautista per cambiare moto e prendere quella da asciutto. Parte dai box quindi il poleman di ieri, Lorenzo davanti a Stoner in griglia.

PARTENZA A RAZZO DI ESPARGARO’ E BARBERA – Primi giri sorprendenti. La CRT di Aleix Espargarò parte a razzo e si mette davanti a tutti. Alle sue spalle Barbera e Valentino Rossi. La seconda posizione di Barbera dura poco, e lo passano subito Rossi, Dovizioso e Stoner. Lorenzo è ottavo, Pedrosa in rimonta già 12mo. Il pilota italiano del Team Tech3 recupera velocemente sulla CRT di Espargarò e si porta in testa al terzo giro.

LORENZO RECUPERA, TUTTI AI BOX – Lo spagnolo campione del mondo ci mette qualche giro a capire le gomme da asciutto sull’asfalto viscido spagnolo, ma quando inizia a rodare non lo prende più nessuno. In poco tempo recupera secondi su tutti e al quinto giro è già in testa. Il recupero del leader della Yamaha porta un po’ tutti i piloti ad entrare ai box e cambiare moto. I primi a farlo sono Dovizioso e Stoner, mentre Vale rimane fuori, iniseme ad Espargarò. La scelta si rivelerà alquanto errata.

PEDROSA RECUPERA – Al sesto giro entrano tutti ai box, quindi in pista i piloti hanno le slick. In testa c’è Jorge Lorenzo, Pedrosa recupera e si porta in seconda posizione, Nakasuga terzo, poi Bradl e Crutchlow. Il miglior italiano in pista è Pirro, segno che la scelta di partire con le gomme da asciutto ha pagato.

INIZIA IL FESTIVAL DELLE CADUTE - La pista riserva comunque numerose insidie, nonostante la traiettoria si stia asciugando. In pochi girI cadono Silva, Rolfo Hayden e Bradl che butta via una grossa occasione. Pedrosa va lungo al giro 14 e fa respirare Lorenzo. Ma il numero 99 della Yamaha, nel doppiare Ellison, incappa in un brutto high-side e chiude la sua gara nella sabbia. Dani quindi si ritrova in testa, davanti a Crutchlow che supera Nakasuga, poi Bautista, Pirro, Petrucci, Stoner, Dovizioso, Abraham e Rossi, che passeggia per la pista attendendo solo la bandiera a scacchi.

CADE CRUTCHLOW, STONER SUL PODIO – Dani Pedrosa fa gara a se con ben 25 secondi di vantaggio sul resto del mondo, Cal Crutchlow invece rovina tutto cadendo al 23mo giro, regalando la seconda posizione ad un fantastico Nakasuga. Terzo Bautista, ma a pochi giri dalla fine viene superato da Casey Stoner. La gara quindi si conclude così, con la settima vittoria stagionale del "Torero Camomillo", davanti al tester Yamaha che sostituisce Ben Spies. Podio per Casey, all’ultima gara in carriera. Fantastico Michele Pirro quinto davanti a Dovizioso. Decimo Rossi, undicesimo Espargarò che vince il Mondiale della CRT.

GARA PAZZA, SI CONCLUDE LA STAGIONE – La “wet race” di oggi ci ha regalato molte emozioni. Grandissimo Dani Pedrosa, che parte dai box e riesce a vincere la gara. Fortunato comunque lo spagnolo della Honda, data la caduta di Lorenzo. Jorge è uno dei pochi che si è arrischiato a cambiare le gomme prima della partenza, scelta che ha pagato vedendo la gara di Nakasuga e Pirro. Stoner riesce a recuperare fino al podio che mette fine alla sua carriera. Mesto addio di Valentino Rossi in Ducati: il pilota di Tavullia rientra ai box troppo tardi per cambiare moto, e nelle retrovie passeggia fino alla bandiera a scacchi. Da martedi via ai test 2013.


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