Secondo pareggio in altrettante sfide di Champions per la Fiorentina che al Franchi non va oltre lo 0-0 con la Steaua . Una divisione della posta sostanzialmente giusta quella maturata al termine di un confronto nel quale gli ospiti, oltre a limitare al massimo i pericoli per la propria porta, sono riusciti ad impensierire Frey in un paio di circostanze. Firenze risponde con entusiasmo al ritorno in citta` della massima competizione calcistica continentale a otto anni di distanza dall’ultima volta: trentamila persone si riversano al Franchi per l’esordio casalingo della Viola predisposta in campo da Prandelli con un 4-3-3 che in fase offensiva prevede l’impiego del tridente Santana-Gilardino-Mutu. Sul fronte opposto l’ex attaccante viola Lacatus opta per un 4-4-1-1.

La Fiorentina, protagonista di un promettente avvio di gara, va vicinissima alla rete all’11’: Gilardino, servito dal fondo da Almiron, si vede respingere il suo tentativo da distanza ravvicinata da Zapata. Con il passare dei minuti la pressione dei gigliati perde d’intensita`. Lo Steaua prende coraggio, rendendosi pericolosa in un paio di situazioni con Semedo. L’avanti portoghese conclude a lato di poco al 16’ e serve al 27’ un invitante pallone a Nikolita chiuso provvidenzialmente al momento della battuta da Almiron. Alla ripresa del gioco Prandelli sostituisce Jorgensen, in evidente difficolta` nel controllo di Semedo, con Zauri. La mossa si rivela particolarmente felice perche` proprio un intervento in scivolata dell’ex esterno difensivo della Lazio nega a Nikolita la possibilita` di battere a rete da pochi passi. La Fiornetina stenta a proporsi con incisivita` in avanti. L’unico vero pericolo per Zapata arriva al 67’ quando una punizione di Mutu scheggia il montante alla sua destra. Nel finale (78’) la Steaua va vicina al colpaccio: Frey salva il risultato opponendosi con bravura ai tentativi di Semedo e Nikolita.